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Professione "couponista". La spesa a costo (quasi) zero

Iniziano a lavorare alle 7 del mattino per accaparrarsi le offerte sul web. In Italia sono 3 milioni, persino la Bocconi li ha studiati

Professione "couponista". La spesa a costo (quasi) zero

L' undicesimo comandamento di Coupon-Woman (spalleggiata dal suo fedele compagno, Sconto-Man) è: «Non comprare mai nulla a prezzo pieno». Neppure un pacchetto di caramelle. Perché pagarlo un euro, se puoi portarlo via a 50 centesimi? Tutto grazie al «buono sconto» ritagliabile da quelle riviste grondanti prezzi abbattuti che si trovano abitualmente nei supermercati e nella cassetta della posta: materiale cartaceo che Coupon-Woman e Sconto-Man conoscono bene. Dietro la loro maschera da supereroi della spesa risparmiosa, in realtà, si nascondono i coniugi Alfonso Liguori e Gina Potente, entrambi campani, capaci di trasformare il loro ex tracollo occupazionale (cassa integrazione per entrambi) in un'opportunità di economia low cost. Una disciplina scientifica - quella della premiata ditta Liguori-Potente&Coupon - che è arrivata ad essere studiata perfino alla Bocconi, dove «l'ottimizzazione del bonus commerciale» è diventata materia di studio.

Alfonso e Gina quasi non ci credono: «Siamo diventati, a nostra insaputa, dei modelli di consumo alternativo - raccontano -. La nostra pagina Facebook si apre con un mantra: 50 centesimi è buono, gratis è meglio. Ogni giorno centinaia di contatti. Ma la nostra non è una vita facile. Per ottenere risultati ci vuole impegno, metodo, costanza. Solo così arrivano le soddisfazioni». Gina e Alfonso usano proprio questo termine: soddisfazioni. Perché qui non si tratta solo di una questione di portafoglio, ma anche morale. Non c'è da dubitare delle parole dei coniugi Liguori, considerato che i loro epigoni sono ormai in Italia oltre tre milioni. Insomma, Alfonso e Gina sono stati gli Adamo ed Eva del paradiso dei coupon: staccata dall'albero la prima «mela» (ovviamente a prezzo ridotto), poi non si sono fermati più.

LA GIORNATA TIPO

«Nel corso degli anni il popolo dei coupon si è però profondamente trasformato - spiega al Giornale il professor Michele Viganò, consulente marketing di importanti marchi distribuiti negli ipermercati -. La figura del raccoglitore di buoni-sconto che si presenta alla cassa con il libretto delle offerte, è orma una razza in via d'estinzione. Al suo posto è subentrato il cacciatore di sconti in formato web. I suoi strumenti per procacciarsi le offertissime non sono più le forbici, ma gli smartphone. Funziona così: si prende il prodotto, si digita un codice segreto scaricato sui siti specializzati in ribassi e si paga direttamente il prezzo dimezzato. Non tutti i consumatori sono ancora arrivati ovviamente a questo livello di tecnologia, ma sul fatto che questa sia la strada del futuro non ci sono dubbi».

«La mia giornata tipo di rabdomante di promozioni - racconta la signora Franca Mafai, volto noto del «Coupon Award», una specie di Oscar alla migliore utilizzatrice di coupon - comincia la mattina alle 7. Per prima cosa vado sui siti che offrono le preview di tutte le migliori offerte delle maggiori catene commerciali della mia città, Bologna, e mi procuro i codici che danno diritto alle super occasioni. Bisogna muoversi sempre in anticipo, perché per molti articoli, gli sconti sono contingentati e, raggiunta una certa quota, si torna al prezzo pieno. Nel pomeriggio, aiutata da miei due figli, mi metto a ritagliare i bonus presenti sui cataloghi di vendita. Ma questa è un'attività che si può fare con relativa calma, considerato che queste tipologie di sconto durano parecchi giorni e non poche ore come accade con le opzioni in rete. La sera, quando rientra mio marito dal lavoro, facciamo insieme l'inventario delle scorte. Bisogna stare attenti a non esagerare con gli acquisti all'ingrosso, soprattutto se riguardano derrate alimentari, facilmente deperibili nel tempo. Per altri generi, come carta igienica, assorbenti, tovaglioli di carta, dentifrici, saponette, deodoranti, detersivi ecc. ci si può sbizzarrire come si vuole. Ma qui i problemi sono di natura logistica. Noi abbiamo attrezzato un garage a deposito, ma anche lì lo spazio non è infinito. Insomma, bisogna sempre sapersi regolare».

CAVIE DA ACQUISTI

In espansione anche il capitolo «sondaggi remunerati»: uno dei metodi sicuri per guadagnare online da casa. Rispondendo ai questionari si possono cumulare dei punti da convertire in denaro, Ticket Compliments, buoni Amazon o buoni acquisto delle catene di negozi più famose. Inoltre, si può avere la possibilità di partecipare a progetti speciali, grazie ai quali si ricevono gratis a casa prodotti da testare dei nuovi prodotti di importanti marche prima che essi vengano lanciati sul mercato italiano. Una frenesia, questa dei buoni sconto, che non manca di avere anche pericolose controindicazioni. Ad esempio appena il mese scorso un padre di famiglia di 41 anni, di Vigevano, incensurato, è stato smascherato al termine di un'indagine della polizia partita quando la direzione dell'Ipercoop si era accorta che una donna aveva presentato alla cassa diversi buoni sconto risultati contraffatti. L'uomo è stato denunciato per furto aggravato e truffa; altre quattro persone dovranno invece rispondere di ricettazione.

ATTENTI ALL'OSSESSIONE

Ma la febbre da coupon può creare anche dipendenza. «Ho in cura - ci rivela lo psichiatra Saverio Auriemma - due pazienti drogati di buoni sconti. Quando si sono accorti che pensavano tutto il giorno solo ed esclusivamente ad accaparrarsi coupon di sconto, hanno capito che qualcosa non andava. E si sono rivolti a me. Curarli non è facile, seguo le stesse tecniche usate per le vittime della ludopatia, dell'alcolismo o della tossicodipendenza».

In Europa si calcolano almeno 54 milioni di fans dell'extreme couponing. Per tutti il motto è «minima spesa massima resa». A farli scendere nelle corsie dei supermercati è stato, quasi sempre il successo, del format tv americano Pazzi per la spesa, una sfida tra i «risparmiatori perfetti» che, armati di carrello, si «giocano» i loro coupon collezionati, scaricati su internet o trovati nei giornali locali o volantini. Obiettivo: in 30 minuti devono fare una spesa per un valore di 500 dollari. Vince chi riesce a comprare più articoli utilizzando il maggior numero di buoni sconto.

Secondo le analisi di mercato fatte dall'agenzia Kiwari anche in Italia il trend è in crescita: nell'ultimo anno, il 20% dei navigatori italiani ha cercato e usato coupon per fare la spesa, tanto che la loro diffusione è aumentata del 400% rispetto all'anno precedente. Alcuni siti web fanno parte di un network per i coupon in Italia: conta più di 100mila utenti registrati che hanno stampato in nove mesi oltre un milione di buoni sconto. I «couponisti» - antropologicamente parlando - si ritengono una razza superiore ai «bollinisti» che fanno incetta di punti e bollini per conquistare i premi.

Dice Laura Terrisi, animatrice del blog couponperlavita: «Loro si accontentano dell'elemosina dei doni, noi costruiamo la nostra ricchezza attraverso la ricerca del risparmio».

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