Il Professore non passa l’esame tv: un flop la trasmissione coi giovani

Prodi intervistato da quaranta ragazzi. Domande fiacche, risposte banali: lo share non tocca neppure il 19%

Giuseppe Salvaggiulo

da Milano

Doveva essere l’inizio di una nuova era televisiva, l’altra sera a Porta a porta con ospite Romano Prodi: per la prima volta un politico incalzato da quaranta ragazzi tra 18 e 30 anni. Titolo della puntata: «I giovani interrogano il Professore». Ed era sincero Renato Mannheimer, mentre entrava in studio: «Devo confessare un po’ di emozione, è un piccolo sogno che si realizza. Queste cose le ho viste all’estero, mai in Italia».
Vero: il modello è Tony Blair contro quaranta ragazzi di ventiquattro paesi su Mtv, marzo 2003, a parlare della guerra in Irak. Trasmissione esaltante, dialogo serrato: i ventenni a bastonare il premier sulla guerra preventiva (lo svedese Niklas: «Sono in grado di fabbricare l’antrace nella mia vasca, grazie a innocui spinaci: sarebbe un buon motivo per bombardare la Svezia?»), il premier britannico a spiegare le ragioni della guerra per la democrazia in Medio Oriente.
Ma Raiuno non è Mtv e soprattutto Prodi non è Blair. Risultato: puntata soporifera, domande anemiche e risposte senza sale: 1.643.000 telespettatori, 18,98% di share. E poco c’è mancato che Prodi, pur agevolato da una controprogrammazione scarsa sulle altre reti, finisse travolto da Bulldozer, anonimo talk show satirico di Raidue (ascolto 1.478.000, share 17,16%»).
I quaranta ragazzi erano «divisi come in un’aula parlamentare: centrodestra, centrosinistra e abbiamo anche gli astenuti», ha spiegato Vespa all’inizio della trasmissione. Prodi, assiso su un palchetto al centro della scena con un fascio di appunti sulle ginocchia, qualche minuto dopo l’avvio della trasmissione ha provato a vivacizzarla con una manifestazione di giovanilismo non proprio originale. Mentre Alberto da Sarsina (Forlì) abbozzava la sua domanda, lo ha interrotto: «Ho visto che lei non ha la giacca, posso cavarmela anch’io?». Il ragazzo: «Assolutamente». Colpo di scena: il Professore si alza e sfila la giacca. «Se no, sudo», specificava ridendo pacioso e porgendola a Vespa, che prontamente l’affidava al maggiordomo di Porta a porta. Non pago, il Professore si arrotolava le maniche della camicia prima di rispondere alla domanda di Alberto sulla crisi dell’Unione europea.
Questo è stato il momento clou della puntata. Per il resto, il leader dell’Unione continuava a guardare il conduttore, mentre rispondeva alle domande dei ragazzi. Altro che Blair.
Ormai descamisado, il Professore ha risposto alle domande a modo suo: eloquio un po’ involuto, tempi troppo lunghi ma concetti chiari. Le domande, ecco. Giuseppe da Sesto San Giovanni: «Come pensa di rilanciare l’economia?». Laura da Caltanissetta: «Quale riforme prevede per i precari per la scuola?».
Gabriele da Milano: «Cosa intendete fare contro l’immigrazione clandestina?». Risposta: «Accoglienza e severità». Mattia da Torre del Greco: «Che conseguenze avrà la devolution?». Lucia da Torino: «Qual è il suo programma sulla riforma costituzionale?». A questo punto Prodi sparava contro il progetto costituzionale della Casa delle libertà e citava (un po’ a tentoni) gli altri paesi europei. Ma di fronte alle obiezioni di Vespa (il quale gli faceva presente che in Gran Bretagna il premier scioglie il Parlamento) il Professore si rifugiava in ampollose circonlocuzioni come uno studente impreparato durante un’interrogazione.
Altre domande dopo la pubblicità. Grethel da Catania sulla ricerca scientifica. Domande di Vespa ai ragazzi: «Quanti di voi vivono ancora in famiglia?». Trentasette su quaranta. «Quanti hanno voglia di metter su una bella impresetta?». Zero. Chiosa del Professore: «Ma guarda che io lo capisco, perché questi ragazzi sono stati presi a calci nel sedere». Domande sul lavoro precario. Un aneddoto di Prodi: non ci sono più i ferramenta di una volta, «quelli che ti insegnavano a usare gli strumenti...».
Parola ad Alessandro da Bari, poi Marco da Varese. Maurizio da Rozzano, ecco un astenuto: «Con la riforma Moratti aumenterà la forbice tra scuola pubblica e privata?». La critica di Davide da Padova: «Il centrosinistra fa propaganda solo contro Berlusconi». Marco da Catania: «Come vede la liberalizzazione delle professioni?». «Bene». Giampiero da Napoli: «Come vede la finanza creativa?». «Male».

Aneddoto di Prodi: compra le aspirine in America perché le paga un decimo che in Italia. Monica da Salerno: «Perché le donne in politica sono così poche?». «Mi piacerebbe chiederlo a lei».
Perché, Monica da Salerno è il nuovo leader dell’Unione?
giuseppe.salvaggiulo@ilgiornale.it

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