«Da professoressa vi dico: porteremo i ventenni europei a studiare in Italia»

«Da professoressa vi dico: porteremo i ventenni europei a studiare in Italia»

È l’unica professoressa universitaria in lista nel Nord Ovest e vuole portare le sue competenze a Bruxelles. Non solo perché dall’Europa si possa dare un «drizzone» al sistema italiano, ma soprattutto per permettere ai giovani di diventare studenti europei e, ancora di più, lavoratori dell’Europa. Susy De Martini, genovese di madre tedesca e padre italiano, pensa che il rilancio dell’economia di molte città dello Stivale possa passare davvero attraverso una migliore dinamica del mondo universitario. Laureata in medicina, è docente di ruolo di Economia sanitaria e Psicologia del lavoro e arriva nel Pdl dopo l’esperienza nei Liberaldemocratici di Dini.
Tra un mare di candidati giovani perché il Pdl l’ha scelta? Professione o impegno politico?
«Penso che Silvio Berlusconi e Claudio Scajola abbiano pensato a me perché da tempo mi occupo del programma di finanziamenti “Industria 2015”, un progetto coordinato dal ministero dello Sviluppo economico e dalle università italiane per permettere il rilancio di alcuni settori dell’economia attraverso iniziative di privati. Insomma, non sono solo una prof ma anche una donna d’impresa».
Ha qualche idea su come l’Europa possa incidere sull’Università italiana?
«Nel nostro Paese abbiamo ancora la concezione dell’università come di un diplomificio. Oggi, invece, è necessario che si creino le condizioni per cui chi finisce di studiare abbia serie opportunità occupazionali. Penso al mio collegio e individuo nel triangolo dei politecnici di Milano, Torino e Genova (di prossima realizzazione) un’opportunità per modernizzare la nostra università».
Nel dettaglio?
«Bisogna fare in modo che gli studenti dell’Unione europea scelgano i nostri atenei per le peculiarità che offrono, perché portare giovani di altri Paesi significa creare ricchezza. Non si nutrono di sola scienza, ma riempiono ristoranti, cinema, negozi di abbigliamento e sa cosa ho scoperto?».
Racconti.
«Che l’Italia potrebbe disporre di fondi europei per l’edilizia residenziale. Il protocollo di Lisbona prevede finanziamenti per ogni Paese fino al 25 per cento per la realizzazione di strutture destinate ad alloggi per studenti, l’Italia ne ha utilizzati per il 2,7 per cento».
Non è solo una docente ma la donna su cui il Pdl ligure punta per tornare ad avere un rappresentante in Europa.
«La Liguria è lo sbocco al mare di tutto il Nord Ovest. Il porto di Genova è il porto di Milano e Torino e la terra dove lombardi e piemontesi passano le loro vacanze.

Mi batterò perché il porto di Genova possa ottenere una legge speciale per rilanciare alcuni lavori indispensabili per il futuro, perché venga finanziato il Terzo Valico e perché i produttori di fiori della nostra terra non vengano sorpassati dagli olandesi».

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