Professoressa violentava due alunne insieme con il marito
3 Settembre 2005 - 00:00Milano, le vittime erano ex allieve dellinsegnante. Gli abusi durante le ripetizioni dopo lorario scolastico. Arrestata la coppia
Paola Fucilieri
da Milano
Allinizio era solo la sua insegnante di matematica, alle scuole medie, in una località dellhinterland, una decina di chilometri a sud di Milano. Poi, quando le morirono entrambi i nonni a breve distanza luno dallaltro, e lei - una ragazzina di 12 anni - ne soffrì visibilmente, linsegnante si propose come amica, offrendo la classica spalla su cui piangere a quella studentessa-bambina rivelatasi, nel dolore di quella perdita, molto vulnerabile. Fu proprio quellamicizia subdola nata in un momento di difficoltà emotiva ed estesasi anche alla sua mamma - di cui la prof godeva ormai la piena fiducia - a coinvolgere lentamente la studentessa in un rapporto strettissimo con la donna. Una storia fatta di ripetizioni di matematica a casa e affettuosi consigli, trasformatasi poi in qualcosa di molto più torbido e, via via, raccapricciante, cioè una lunga serie di veri e propri abusi sessuali. Violenze che sono andate avanti per circa due anni da parte dellinsegnante e del suo compagno-convivente e che hanno coinvolto, ma solo per breve tempo, anche unaltra coetanea e amica della studentessa.
Per il momento sono agli arresti domiciliari nella loro abitazione milanese con laccusa di violenza sessuale ripetuta su minori uninsegnante di matematica di 51 anni e il suo compagno, un imprenditore sessantatreenne, con interessi allestero e in Africa, molto fiero della sua «cultura» e dei suoi «numerosi libri» comè emerso dalle rivelazioni della studentessa. Che, proprio da questuomo non aveva esitato a portare, alle lezioni di grammatica che lui sosteneva di poter fornire, anche una sua coetanea, diventata in breve vittima (anche se per breve tempo) delle attenzioni sessuali dellimprenditore.
Il pm Fabio Roia non ha ancora interrogato gli accusati, ma le perquisizioni degli investigatori della squadra mobile nellabitazione della coppia e i racconti della ragazzina - decisasi a svelare tutto ai genitori solo lanno scorso, quando, ormai quattordicenne, si era iscritta a un istituto superiore cittadino - lasciano, purtroppo, pochissimi margini anche allimmaginazione più traviata. In particolare gli attrezzi sadomaso trovati a casa dei due hanno convinto il magistrato a chiedere che venisse disposta la misura cautelare. «Quella donna (linsegnante, ndr) non doveva assolutamente iniziare lanno scolastico» ci ha detto Roia.
Secondo quanto emerge dalle indagini, infatti, la prof, dopo approcci e avance a scuola, trascinava la ragazzina nelle sue performance sessuali con e senza il compagno, a casa sua ma anche in altre occasioni, comprese anche gite scolastiche. Addirittura, durante lesame per la licenza di terza media, linsegnante - sempre in cambio di prestazioni sessuali - promette e consegna alla studentessa la soluzione della prova di matematica. Se avesse preso la licenza media con «ottimo», infatti, i genitori avevano promesso alla figlia che avrebbe potuto andare in viaggio in Kenya, con linsegnante e il marito. E così è stato: la ragazzina, ottenuto il massimo dei voti allesame, è partita per lAfrica con i peggiori «compagni di viaggio» che potesse avere, ma che ormai la tenevano completamente in pugno.
Quale sia stato il fatto che ha spinto la studentessa, una volta finite le scuole medie e forse allentato il legame con la sua insegnante, a confessare tutto ai genitori, non si sa di preciso. Quel che è certo è che, solo una volta iscrittasi alle superiori e allontanatasi dalla coppia maledetta, la giovane ha avuto una sorta di risveglio dal torpore raccapricciante nel quale lavevano coinvolta. Un risveglio brusco, comera prevedibile. Che ha spinto la sua famiglia ad affidare la ragazza alle cure di uno psichiatra e, nellimpeto del momento, anche a chiedere spiegazioni allinsegnante. Davanti al suo imbarazzante silenzio, i genitori hanno dovuto rendersi conto che nemmeno una virgola dei terribili racconti della figlia era frutto di una sua ipotetica morbosa fantasia.
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