Profughi, il sindaco di Albenga diffida Burlando

«Siamo qui a diffidare la Regione Liguria, il presidente Claudio Burlando e l’assessore Lorena Rambaudi dal voler attuare questa scelta scellerata dell’ex ospedale di Albenga per la sistemazione dei profughi presenti sul territorio. Sarebbe questo un segnale di turbamento nel merito di un’operazione urbanistica delicata, per la quale non saremmo in grado di contenere i malumori della cittadinanza».
Eccola nero su bianco la lettera che il sindaco leghista di Albenga Rosalia Guarnieri ha scritto ieri al governatore della Liguria dopo aver saputo dalla stampa di un sopralluogo dei funzionari della Regione nell’ex ospedale che dovrebbe diventare il ricovero per i profughi presenti sul territorio. Apriti cielo. «Venti, quarantacinque e più extracomunitari profughi alloggiati nel vecchio ospedale di Albenga sono una soluzione impossibile da realizzare», scrive il primo cittadino che ricorda come siano state diverse le indicazioni proposte dall’amministrazione per ospitare gli stranieri. Che Albenga è pronta ad accogliere a patto che le soluzioni vengano scelte di comune accordo con l’amministrazione comunale e «non con gli stratagemmi messi in atto dalla Regione Liguria, in maniera carbonara, pur di distribuire elargizioni di denaro consistenti ad una società immobiliare collegata all’Arte di Savona che non può disporre del suo bene perché oggetto di pratica edilizia in attesa, ad oggi, di una definizione urbanistica nell’interesse della comunità». Per chiarirsi: il sindaco si riferisce all’accordo privato con la società immobiliare Progetto Ponente srl, società mista a prevalente capitale pubblico partecipata da Arte Savona, comproprietaria del vecchio ospedale. «Farlo diventare la Kasba di Albenga non può essere una scelta della Regione Liguria dettata da saggezza e intelligenza», sbotta la Guarnieri. Nel pomeriggio arriva la replica dell’assessore Rambaudi che scarica la responsabilità sul governo.
«Il sindaco ci aveva proposto un edificio da ristrutturare - assicura - ma da Roma non è ancora arrivata la risposta alla nostra richiesta di finanziare i lavori. Se il sindaco ci aiuta a sollecitare il governo per i lavori, in seguito potremmo anche fare scelte diverse. Per il momento non abbiamo alternative all’ex ospedale che ci è stato messo a disposizione da un privato».

Già, peccato che ad oggi, aggiunge la Guarnieri, il presidente della Regione Liguria «non si è neppure degnato di spiegare all’amministrazione di Albenga chi avrebbe l’incarico di gestire i profughi e neppure ha ancora indicato la nazionale dei profughi in arrivo per la volontà della Regione».

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