Cultura e Spettacoli

PROFUMO DI CONRAD A CAPODANNO

Per una volta, mi faccio un po’ i fatti miei. Quando Victor Balestreri, una sorta di lord del servizio pubblico radiotelevisivo, capo della sede regionale Rai della Liguria, mi ha chiesto di partecipare alla trasmissione radiofonica di Capodanno su Radiouno, ho avuto una specie di mancamento. Con la più suadente delle voci a sua disposizione, Victor ha buttato lì: «Ti andrebbe di venire ai nostri microfoni, l’ultimo dell’anno? È una cosa tranquilla, fra amici, senza troppo impegno, fra le 23,10 e le 5,30...».
Chiaramente, prima di rispondere al buon Balestreri, ho avuto bisogno di una massiccia dose di sali. Ma, alla fine, un po’ come la monaca di Monza, lo sventurato rispose. E, alla fine, tanto sventurato non sono stato. Perché mi sono trovato in mezzo a un’esperienza radiofonica nuova e unica. Certo, a tratti di difficile realizzazione, con qualche inconveniente tecnico o di ritmo.
Ma, comunque, vincente a partire dal punto di partenza. Il segretariato sociale della Rai, Radiouno, Rai International e la sede regionale Rai per la Liguria hanno organizzato il Capodanno in mare in onda l’altra notte su Radiouno e sulle frequenze radio internazionali, con un’idea: dare voce agli italiani che, anche la notte di San Silvestro, lavorano, si divertono o sono militari sulle navi in tutti i mari del mondo. E così, in questa cavalcata dalle 23,10 alle 5,30, si sono sentite navi mercantili, navi da crociera, navi militari battenti bandiera tricolore. E poi abbiamo parlato dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile, una scuola unica in Italia, nata da un’intuizione del presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto in collaborazione con Confitarma (che è un po’ la Confindustria del mare) per formare personale da navigazione. Oppure, abbiamo viaggiato - sia pure via etere - dall’Artide all’Antartide e ritorno, dall’Oceano Indiano al Pacifico, dai mari ghiacciati a quelli tropicali, con anche qualche gioco di fuso. Oltre che essere gioco «da fusi», complice l’orario notturno e il livello di alcool sansilvestrino in pericoloso aumento. E così, anche con dodici ore di stacco fra un Polo e l’altro, la nostra mezzanotte è stata festeggiata insieme al mezzogiorno nel mare di Ross, dove naviga la nave Explora, che svolge attività di ricerca sismica con personale tutto italiano. E, ancora, c’è stato spazio per ospiti vari ed eventuali, da Folco Quilici a Giorgio Faletti. Insomma, un’onda (e mai espressione fu più adeguata) di cose diverse, capace di travolgere qualsiasi palinsesto. Un mare (ça va sans dire) di emozioni in grado di dimostrare una volta di più la superiorità della radio rispetto ai Capodanni tivù.
Un esperimento, seppur imperfetto, che lascia in bocca un sapore buono.

Sapore di Conrad.

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