Roma

Il progetto Un parco fluviale olimpico

Nessuna cattedrale nel deserto, ma una serie di opere che miglioreranno Roma e che i cittadini otterranno in dote dalle Olimpiadi. L’utilizzo di 42 impianti in totale, di cui però 33 già esistenti, per concentrare le risorse altrove, più in là del mero lato sportivo. È questo il senso del dossier presentato ieri, che individua una serie di poli intorno ai quali far ruotare l’intero evento. Si comincia dal parco fluviale olimpico, che parte dalla diga di Castel Giubileo e arriva al ponte Duca D’Aosta. Una vasta area ai bordi del fiume sarà riqualificata, persino il depuratore di Grottarossa verrà interrato recuperando parecchio verde.
Del parco olimpico farà parte il Foro Italico, con in primis lo stadio di Roma e Lazio dove si svolgeranno la cerimonia inaugurale e la finale di calcio, poi l’Acquacetosa e il Flaminio. Grande risalto avrà anche Tor di Quinto e il suo ippodromo, senza però intervenire in alcun modo sui vincoli paesaggistici. Qui sorgerà un villaggio per 18 mila atleti, mentre 5 mila giornalisti e operatori saranno ospitati a Saxa Rubra. L’altro polo sarà a sud-ovest, nei padiglioni della Fiera dove saranno allestite tribune e strutture di servizio. Anche il mare di Ostia verrà coinvolto, mentre un discorso a parte merita Tor Vergata, dove potrà finalmente decollare il progetto dell’architetto Calatrava, quello delle due «conchiglie». Un’opera ambiziosa da 608 milioni di euro, di cui circa 190 già disponibili e divisa in due parti: a sinistra uno stadio per il nuoto, a destra un palazzetto multifunzionale per ospitare discipline di ogni tipo.
Ovviamente, per vincere la sfida, occorrerà mettere a sistema questi poli, rendendo facili e veloci i collegamenti. Anche sotto questo punto di vista il dossier è prodigo di dati: si stimano tempi di percorrenza medi dal villaggio olimpico ai campi di gara pari a 14 minuti, con punte di 45 minuti ma solo nel 7 per cento dei casi, naturalmente a causa del traffico. Tutto ciò sarà reso possibile da nuove strutture: si è parlato di due ponti sul Tevere, del potenziamento della Flaminia, dell’incremento del trasporto pubblico a tutto tondo. Merito anche, va detto, del periodo in cui le Olimpiadi dovrebbero svolgersi: dal 24 luglio al 9 agosto.

Del 2020, s’intende.

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