«Pronto intervento Amsa per riparare i danni in città»

L’assessore Cadeo: «Numero verde per cestini, panchine e cartelloni rotti»

Sabrina Cottone

Un camioncino con la scritta «Assessorato al decoro urbano» e a bordo Maurizio Cadeo, responsabile dell’arredo, del decoro urbano e del verde. «Desidero venire incontro alle esigenze più immediate dei milanesi. Andrò in giro personalmente, una volta la settimana, per tenere sotto controllo la città a trecentosessanta gradi, contattare la gente e occuparmi di riparare». Sì, perché riparare ciò che è rotto e danneggiato è una delle prime missioni dell’assessore di An, che da ex vicepresidente dell’Amsa sa di che cosa parla. A giorni partirà una squadra speciale di pronto intervento rapido dell’Amsa, con un numero verde al quale potranno rivolgersi tutti i cittadini che vedono qualcosa che attenta al decoro. Mezzi e uomini saranno disponibili a intervenire subito per sostituire un cestino della spazzatura danneggiato, un cartellone divelto, un panettone rotto, un marciapiede dissestato, una panchina da aggiustare. «Il progetto è a uno stato avanzatissimo» assicura Cadeo.
Si può dire che ripulire la città è uno degli obiettivi principali del suo mandato?
«Certamente, la gente si aspetta prima di tutto pulizia. A differenza del passato, assicureremo la pulizia dei marciapiedi. L’Amsa ha già avuto l’incarico di pulirli tutti, mentre finora si limitava solo ai più grandi».
Il piano antigraffiti è stato uno dei leit motiv della campagna elettorale della Moratti. Pronto alla battaglia?
«Presto annunceremo il piano nei dettagli. Vogliamo agire in due direzioni. Useremo telecamere per sorvegliare le aree di maggior pregio e ci batteremo per introdurre sanzioni contro chi imbratta. Per quanto riguarda i graffiti artistici, ho in mente di destinare aree ad hoc in cui i giovani che lo vogliono possano esprimersi. Tra i progetti, anche concorsi per gli artisti di strada».
Progetti per il tanto contestato lavaggio delle strade?
«L’obiettivo è arrivare antro il prossimo anno a non far più spostare l’auto a nessuno. Al momento la sperimentazione è in corso su ottanta chilometri di strade cittadine, entro due mesi avremo i risultati e potremo estendere il progetto».
La città ha molti edifici di pregio non adeguatamente valorizzati. Ha in mente interventi mirati?
«Intendo puntare molto sull’illuminazione dei palazzi storici, che spesso non è adeguata. Uno dei primi gioielli su cui intendo volgere la mia attenzione è Piazza Mercanti, ma è solo il punto di partenza per un progetto che coinvolgerà il maggior numero possibile di edifici. Penso a un’illuminazione artistica che duri tutta la notte. Non giochi di luce ma illuminazione classica».
Ha già in mente un progetto per piazza Duomo?
«Ho la ferma intenzione di ridare dignità e decoro alla piazza, che vedo ogni momento dagli uffici del mio assessorato e che mi ricorda la mia giovinezza: ho iniziato a lavorare con mio padre proprio in un palazzo che si affaccia su questa piazza. Non solo per rispetto alla sacralità del Duomo, ma anche per il valore simbolico della Madonnina, sono convinto che l’area vada molto migliorata».
Vittorio Sgarbi le ha suggerito di eliminare Ago e Filo. Che cosa risponde?
«Sono felice di ascoltare i suggerimenti di Sgarbi, eccezionale per gusto e competenza. Averlo in squadra è una preziosa risorsa di creatività. Detto questo, la polemica su Ago e Filo non mi appassiona. Invece toglierei il monumento a Pertini di via Croce Rossa».
Pensa di procedere presto nel rivedere quel tratto di via Manzoni?
«Lo farò, ma la mia priorità, ciò a cui voglio dedicare il massimo delle energie immediate, è la riparazione dei guasti.

Poi vigileremo attentamente sui progetti in corso, per evitare storture. Le prime aree sulle quali ci metteremo al lavoro sono piazza Santa Maria delle Grazie, piazzale Gambara e piazza Ohm. Se c’è qualcosa che non ci convince, lo modificheremo».

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