IL PROPRIETARIO D’AZIENDA

M i chiamo Giulio M., ho 60 anni e sono della provincia di Biella, in Piemonte. Per raccontare le mie disavventure con il fisco ci vorrebbe molto spazio e tempo ma mi limito a fare un riassunto.
Nel 1988 avevo una ditta con circa 100 dipendenti che lavorava per Telecom Italia. Telecom non ci ha pagato fatture per 500.000 euro, causando il fallimento della mia ditta. Sono iniziati i problemi con il fisco che hanno coinvolto me e la mia famiglia. Per lavorare ho rilevato un bar che gestivo con mio figlio. Le tasse elevate, sommate e una serie di costi troppo alti ci hanno indotto, dopo 5 anni, a cedere il bar ma con un incremento del mio debito con Equitalia Sestri.
Altre imposte relative alla casa si sono aggiunte aumentando ulteriormente il debito verso Equitalia Sestri che ora ammonta a circa 30.000 euro.
Adesso la situazione è la seguente: ho 60 anni, non ho un lavoro e non lo trovo; non ho alcun sussidio (disoccupazione, mobilità, cassa integrazione o altro); non ho soldi.

Io ho la fortuna di avere un carattere forte e resisto a queste situazioni di stress ma capisco quanti, come il muratore che si è dato fuoco l’altro giorno a Bologna, non resistono e compiono gesti estremi. Non voglio aggiungere altro.

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