Prosperini patteggia e «vede» i domiciliari

Dopo il tycoon delle tv private Raimondo Lagostena Bassi, tocca a Pier Gianni Prosperini (nella foto). Ieri, infatti, i legali dell’ex assessore regionale al Turismo hanno raggiunto un accordo con il procuratore aggiunto Alfredo Robledo, titolare assieme al pm Paolo Storari dell’inchiesta sulle tangenti legate alle promozioni televisive del Pirellone, per una pena di 3 anni e 5 mesi e 1.500 euro di multa. La richiesta di patteggiamento, ora, dovrà essere valutata dal giudice per le udienza preliminari Gloria Gambitta. La Procura, inoltre, ha dato parere favorevole alla concessione degli arresti domiciliari, su cui deciderà il gip Andrea Ghinetti. Inoltre, nel caso in cui il patteggiamento chiesto da Prosperini venisse accolto, potrebbe arrivare la confisca di 400 mila euro a carico dell’ex assessore, al quale nelle scorse settimane erano già stati sequestrati circa 430 mila euro: i 230 mila della tangente presa da Lagostena, e altri 200 mila che sarebbero stati «scontati» dai debiti contratti da Prosperini con le televisioni per le proprie inserzioni pubblicitarie.

Giovedì, invece, il patron di Odeon Tv, Raimondo Lagostena Bassi (a cui sono stati concessi i domiciliari) aveva raggiunto un analogo accordo con la Procura, patteggiando una pena di due anni e 10 mesi di reclusione, con un risarcimento di 25 mila euro alla Regione e una donazione di 125 mila euro a Emergency per finanziare un ospedale per bambini nel Sudan. Resta ancora da definire, invece, l’entità del patteggiamento richiesto dal consulente pubblicitario Massimo Saini, anche lui arrestato lo scorso 17 dicembre.

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