Lu Xin è finito al pronto soccorso. Tutta colpa di quei venti e rotti centimetri del marciapiede allangolo di Sarpi con Niccolini. A Lu Xin è però andata bene, solo una distorsione un po dolorosa. Le stampelle accompagneranno invece Francesca nelle prossime settimane: già, anche lei è inciampata e allortopedia del Fatebenefratelli lhanno dimessa con tanto di ingessatura. Sono loro, Lu Xin e Francesca, le prime vittime del nuovo restyling di Paolo Sarpi. Ma, assicurano, i negozianti sono qualche decina le persone che in queste settimane sono «scivolate, lungo e distese i marciapiedi».
Basta farsi un giretto per rendersi conto che il progetto dei marciapiedi inclinati un po troppo può causare qualche problema ai passanti. Chiaro a tutti, spiegano quelli del comitato pro Sarpi, il perché dei marciapiedi inclinati: «In questo modo, sostiene il Comune, è impossibile il transito dei famigerati "carrellini" dei cinesi. Vero, ma a rischiare grosso sono adesso i passanti meno giovani, quelli senza carrellini, che basta un niente e incespicano con capitomboli davvero pericolosi».
Palazzo Marino avverte che, nei prossimi mesi, sarà trovata unaltra soluzione ma il problema intanto resta e i commercianti più attenti, soprattutto italiani, hanno già esposto sui muri dei loro negozi cartelli che avvertono del pericolo. «Si fa quello che si può» dicono, «ma resta la domanda: come mai non si è scelto da subito la soluzione definitiva?». Interrogativo che resta senza risposta, mentre la Ztl parte con qualche altro problema ovvero «il coinvolgimento dei cittadini cinesi» annota Pierfrancesco Majorino del Pd. Comunque, nei prossimi giorni, è in calendario una manifestazione di protesta: a organizzarla le mamme di un asilo nido in zona Sarpi che denunciano limpossibilità o quasi di percorrere quei marciapiedi così alti con carrozzina al seguito.
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