Cè anche un «Giorno della memoria» in cui la Regione Lombardia ricorda i membri delle forze dellordine e i comuni cittadini rimasti vittima della criminalità. É fissata per la data di ieri, 6 febbraio, anniversario dellammazzamento al casello di Dalmine di due agenti della Polstrada da parte della banda di Renato Vallanzasca. E a sollevare polemiche e proteste è stata la decisione di Sky di programmare proprio ieri sera un film dedicato alle gesta del bel Renè: Gli angeli del male, girato da Michele Placido sulla base dellautobiografia di Vallanzasca. Davanti alle proteste, Sky ha deciso di spostare ad oggi la messa in onda.
A insorgere contro la decisione di Sky erano stati sia il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Saffioti, del Pdl, che il sindaco di Dalmine, il Comune dove si verificò il delitto. Polemiche che riprendevano le accuse piovute sul film di Placido già al momento della sua prima apparizione nelle sale cinematografiche, nel gennaio dello scorso anno, quando Gli angeli del male fu oggetto delle contestazioni di alcuni sindacati di polizia e della proposta di boicottaggio della Lega Nord. Secondo la maggior parte dei critici cinematografici, a dire il vero, il film è tuttaltro che indulgente verso le gesta del bandito (impersonato dal bel Kim Rossi Stuart). Ma a risultare indigesta era comunque la scelta di incentrare il film sulla figura dei criminali, riducendo le vittime a semplici comparse. Un eroe negativo, sostenevano i contestatori, è comunque un eroe, specie agli occhi di chi non ha vissuto le tragedie di quegli anni.
La programmazione da parte di Sky del film di Placido, proprio nella giornata dedicata alle vittime, aveva sollevato le proteste di Saffioti: «Sfacciata ipocrisia o inaccettabile leggerezza, poco cambia: si tratta in ogni caso di un oltraggio alla memoria di chi è morto facendo il proprio dovere e ancora oggi finisce in secondo piano rispetto al suo assassino», aveva sostenuto lesponente pidiellino. «È un fatto grave che Sky abbia deciso di trasmettere proprio oggi un film già al centro di forti polemiche. Il 6 febbraio 1977 a Dalmine persero la vita gli agenti della Polstrada Renato Barborini e Luigi DAndrea. Ogni anno la signora DAndrea, le istituzioni e le forze dellordine si adoperano per ricordare quel fatto, affinché nessuno dimentichi, affinché certe cose non si ripetano. La scelta di Sky va invece ad aggiungere altro dolore alle famiglie, dimenticando che Vallanzasca non è un eroe o un mito romantico ma un criminale».
E il sindaco di Dalmine, Claudia Terzi, aveva scritto al direttore di Sky una accorata replica invitandolo a un ripensamento: «E non mi venga a dire, Direttore, che cè il diritto di cronaca, che il regista è un artista di fama internazionale, che il film non celebra ma vuole solo raccontare la vita di un soggetto che ha segnato la storia italiana. Che noi telespettatori abbiamo un'arma invincibile in mano: il telecomando. Che possiamo scegliere cosa vedere e cosa no. Sono tutte bugie, giustificazioni inutili. Sappiamo benissimo quale effetto ha la televisione su tutti noi. Quanto, soprattutto i ragazzi, tendano a mitizzare tutto ciò che vedono sul piccolo schermo. Quanto sia facile abituarsi alla violenza se passata in tv. Abbia almeno il coraggio di ammettere che i soldi, la pubblicità, l'audience sono più importanti del rispetto che tutti dovremmo alle vittime della follia omicida di Vallanzasca.
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