RomaIn nome di un ritrovato dialogo bipartisan, la Camera approva la mozione Franceschini (foto sopra) sugli Enti locali. Questo, almeno, stando alla lettura del voto di ieri data dal Pd e da settori della maggioranza (leggi Lega).
In verità, il dialogo pare ancora lontano e forse il Pdl sè un po fatto prendere dalla voglia di Bossi di tendere a ogni costo la mano a Franceschini in vista del voto sul federalismo fiscale (il Carroccio è molto preoccupato dal nuovo sistema di voto). Già, perché quella del segretario Pd altro non è che la stessa mozione che il governo aveva presentato il 5 dicembre e che era stata approvata a Montecitorio il 28 gennaio: la possibilità per gli Enti locali virtuosi di allentare i vincoli del patto di stabilità. Insomma, spiega Stracquadanio, «in nome del federalismo» abbiamo scelto di «consegnare il testimone delle battaglie economiche a Franceschini». Perché è vero quel che dice Napoli, vicepresidente dellAnci, e cioè che «le mozioni approvate sono state diverse» e tra queste cera anche quella del Pdl che «già mesi fa si è pronunciato sul patto di stabilità» degli Enti locali. Per usare le parole di Cicchitto, insomma, «si è trattato di decisioni autonome che hanno trovato un punto di convergenza».
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