Provenza, gioie di cielo e di mare tra spiritualità e piaceri terreni

Provenza, gioie di cielo e di mare tra spiritualità e piaceri terreni

Il dolce Stil Novo, i campi viola di lavanda, il misterioso Mont Ventoux e il leggendario Massif Sainte-Baume, i villaggi «nido d'aquila» abbarbicati nella roccia, le gole infernali del Verdon, le pastellate bastides della campagna morbida, gli aspri litorali scoscesi, le manciate di isole verdi, la maestosa rada di Tolone, l'arte millenaria, la mitezza del clima, le gioie della tavola…e un nome solo: Provenza, Francia meridionale. Incastonato nei suoi confini, il Var, un territorio dove tutto è musica e armonia, persino il vento, che si chiami mistral o tramontana. Qui la natura si è divertita a dipingere un quadro quanto mai variegato contemplando, in egual misura e con eccellenti risultati, coste alte o basse, sempre bellissime come i calanchi marsigliesi, la penisola di Hyères con le isole Porquerolles di fronte (riserva naturale marina), la campagna morbida e perfino la foresta rimasta quasi intatta dall'anno Mille, quando si insediarono gruppi di monaci che edificarono monasteri e abbazie, vere cittadelle autonome, punto di riferimento culturale e di scambi con i villaggi vicini. Un magnifico esempio preservatosi nei secoli è l'Abbazia di Thoronet, raggiungibile in auto percorrendo l'autostrada A8, alle spalle tra Tolone e Marsiglia, e poi inoltrandosi per qualche chilometro per vie minori attraverso boschi e campagne. Fondata dai monaci cistercensi tra il 1160 e il 1190, l'architettura è austera e gli interni sono spogli ed essenziali in osservanza alle regole ferree che regolavano la vita dei religiosi. Chiostri, ambienti che si inseguono in una ieratica severità, spazi comuni e privati (pochi), capitelli romanici, orti e cortili... un percorso che invita al silenzio per meglio essere invasi da un misticismo che si respira ovunque, e che prescinde dal credo del visitatore. L'emozione più grande si prova quando si arriva alla chiesa centrale, maestosa nella sua semplicità, illuminata con sapiente luce naturale. L'acustica è straordinaria tanto che un bisbiglio può sembrare un urlo. E allora meglio tacere. Solo così pare di sentire le voci dei monaci intonare canti gregoriani. Un tuffo in altri secoli e stili di vita.
Che si possono far rivivere nel borgo di St.-Maximin-la-S.te-Baume, sulla strada per Aix-en-Provence, soggiornando al Couvent Royal de St.- Maximin (tel. 0033. 494865566, www.hotelfp-saintmaximin.com), un gran hotel de charme ricavato in un convento del XIII secolo, le cui camere erano le celle dei padri domenicani. Fascino e raffinatezza in un contesto piacevolmente anacronistico. Il ristorante offre piatti cucinati superbamente creando una mescolanza perfetta tra spiritualità e piaceri terreni. Si può prenotare una visita guidata alla basilica che dà il nome al paese, il più ampio edificio gotico nel sudest della Francia, al cui interno troverete una cripta con la tomba contenente le reliquie di Maria Maddalena. A Cadière d'Azur per un soggiorno all'insegna del benessere, ecco l'Hostellerie Bérard & Spa (tel. 0033. 494901143, www.hotel-berard.com). Madame Danièle Bérard ha curato personalmente la struttura, una quarantina di camere climatizzate che circondano la piscina all'aperto, più la sauna e la sala della remise-en-forme. Ispirata alle terme romane, la spa coniuga dolcezza, relax e art-de-vivre provenzale. Si sceglie tra balneo e cromoterapia, aroma e musicoterapia o ancora cure estetiche di ogni tipo. Poco lontano il gusto si soddisfa alla Bastide des Saveurs, dove lo chef stellato René Bérard vi farà scoprire l'alta gastronomia - anche con corsi di cucina - in una casa di campagna del Settecento.
Senza lasciare l'itinerario legato alla cura del corpo, si cambia paesaggio e si va in costa sulle orme della talassoterapia, conosciuta qui fin dall'antichità. Bandol è una cittadina sul mare vivacissima con i suoi ristoranti raccolti, le vie colorate con la varietà di merce in esposizione - composizioni floreali, abiti, ceramiche, saponi e profumi alla lavanda e alle erbe aromatiche di cui è ricca la regione -, il porto da cui si alzano decine e decine di alberi di barche a vela (anche da noleggiare), le spiagge, di sabbia e ghiaia, bagnate da un mare pulito. Al Thalazur Bandol Hotel Ile Rousse (tel. 0033. 494293300, www.ile-rousse.com), appena arrivati nella hall, sarete catturati dalla vista sulla baia di Renécros. L'hotel dispone di piscina riscaldata ad accesso gratuito con cascata e strutture benessere e termali che includono bagnoturco, idromassaggio, sauna e trattamenti di bellezza. Si cena in albergo seduti ai tavoli del ristorante vista mare Les Oliviers, che serve specialità regionali. Non perdetevi Sanary-sur-Mer, costruita intorno al suo porticciolo, un dedalo di vie allegre e un mercato mattutino di frutta e verdura, esplosione di colori.
(Informazioni: www.visitvar.fr, www.

franceguide.com)

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