Provincia: buco da 40 milioni, è polemica col Pd

Il buco della Provincia? Questione di punti di vista. «C’era eccome, di ben 40 milioni di euro». «No, non è mai esistito»

Il buco della Provincia? Questione di punti di vista. «C’era eccome, di ben 40 milioni di euro». «No, non è mai esistito». Botta e risposta al vetriolo che rimbalza tra le sale di palazzo Isimbardi. Al centro delle polemiche le dichiarazioni del presidente Guido Podestà che alla fine della campagna elettorale aveva denunciato un buco di 40 milioni di euro lasciato dalla precedente amministrazione. Una voragine sulla quale è stata chiamata a indagare una commissione di esperti, incaricata di monitorare la situazione finanziarie dell’ente.
La polemica ha inizio la mattina con l’attacco del capogruppo del Pd in consiglio provinciale, Matteo Mauri: «L’amministrazione Penati ha lasciato i conti in pareggio e non lo diciamo noi, ma la delibera di variazione di bilancio licenziata in commissione su proposta della nuova giunta: non c’è nessun buco ma di 40 milioni ma 14 milioni di entrare in meno rispetto al previsto». Da una parte, infatti, si è verificato un taglio di 4,5 milioni dalle entrate provenienti dall’imposta provinciale di trascrizione dovuta alla crisi del mercato delle auto, cui si aggiunge un calo pari a 10 milioni di euro di introiti derivanti dalle polizze auto. Il presidente Guido Podestà respinge al mittente le accuse: «Solo ora il bilancio della Provincia è sano perché i conti dell’ente sono stati con grandi sacrifici rimessi in ordine della manovra virtuosa che l’esecutivo da me presieduto ha varato in sede di variazione di bilancio.

Siamo stati costretti a coprire il buco lasciato dalla precedente amministrazione con un avanzo di sei milioni, tagliando le spese per altri 10 milioni e non dando seguito alle richieste pervenute dalle direzioni di altri 7 milioni».

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