Provincia o Regione? Tutti pazzi per la Lunezia

Provincia o Regione?  Tutti pazzi per la Lunezia

La Lunigiana Provincia o Regione? La manovra finanziaria del Governo se non avrà gli effetti sperati da molti, cioè la soppressione delle province sotto i 230mila abitanti, ha messo in moto i ragionamenti della politica con molti addetti ai lavori che si stanno prodigando in ragionamenti pirotecnici su quello che si potrebbe fare anche senza l’intervento del Governo centrale.
In Liguria la discussione più vivace è in Lunigiana, appunto, dove c’è chi comincia a ragionare sulla eventualità di accorpare la provincia della Spezia e quella di Massa-Carrara. Con quale obiettivo? «Quello di realizzare un’unica provincia che poi decida attraverso un referendum popolare in quale regione collocare la nuova realtà tra le tre regioni Liguria, Toscana, Emilia Romagna» è il pensiero di Lorenzo Forcieri, presidente dell’Autorità Portuale della Spezia ed esponente del partito Democratico. «A mio giudizio sarebbe da ripensare anche l’intero sistema regionale così come si è determinato, ma questa non mi sembra certo una strada praticabile ora. Quello che ritengo percorribile è una riorganizzazione con possibili accorpamenti di comuni e province, non imposti, ma che spontaneamente si sviluppino nel territorio», aggiunge Forcieri.
Chi va oltre al concetto di provincia unita è l’attuale sindaco di Carrara Angelo Zubbai convinto, invece, che gli enti provinciali di Massa Carrara e La Spezia debbano permanere e che la Lungiana si trasformi in Regione. «Le posizioni di Carrara, Sarzana, La Spezia e Pontremoli - spiega Zubbai - sono molto interessanti per la creazione di Lunezia, non come provincia, ma come Regione.

Dobbiamo ragionare su che cosa abbiano a che fare città come Sarzana e La Spezia con Genova e cosa c'entri Carrara con Firenze. I nostri territori sono i più lontani e disgraziati delle rispettive Regioni, abbiamo bisogno di un respiro diverso, di stimoli economici nuovi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica