È rivolta nel Pdl viterbese contro laccordo siglato lunedì a Roma con lUdc per le elezioni provinciali. Lintesa, che ha portato alla candidatura alla presidenza dellex sindaco di Viterbo Marcello Meroi, non piace nè agli ex Forza Italia nè ai Popolari e Liberali. A far scoppiare la protesta non è tanto la scelta di Meroi quanto la «contropartita» concessa allUdc che, in caso di vittoria, otterrebbe la vicepresidenza della Provincia e tre assessori su otto. «Laccordo che scavalca completamente le prerogative del coordinamento provinciale è inaccettabile - dice il segretario regionale dei Popolari e Liberali e membro del coordinamento laziale del Pdl Candido Socciarelli - temo che nel Pdl viterbese stia per arrivare uno tsunami». Secondo Francesco Battistoni, candidato cinque anni fa alla carica di presidente della Provincia, «il Pdl romano ha confezionato un pacchetto che penalizza fortemente la componente di Forza Italia».
In rivolta anche numerosi sindaci e amministratori locali. «Lintesa - dice Andrea Di Sorte, assessore comunale a Bolsena - dimostra che lUdc e Rodolfo Gigli hanno vinto ancora, ma noi non ci stiamo: propongo di ribaltare il tavolo e metterci in proprio».Provincia Pdl viterbese in rivolta per laccordo locale con lUdc
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