(...) viabilità che nella due giorni che ha messo in ginocchio Genova e dintorni ha continuato ad informare con puntualità e precisione su tutte le arterie che dalle alture portano in città. Passi, valli, colline coordinati da «Mister spazzaneve» con un lavoro che, se non può dirsi perfetto, ha comunque fatto in modo che si evitasse la chiusura di molte strade. Tremila sono le tonnellate di sale che i mezzi a disposizione della Provincia hanno seminato in 48 ore evitando o limitando che si formasse ghiaccio sulle strade e che la neve si depositasse copiosa.
I problemi ci sono stati, ovviamente, le forti precipitazioni nevose non hanno certo lasciato indenni passaggi come la Val Trebbia, la Fontanabuona o il passo del Tomarlo. I mezzi spazzaneve hanno però operato continuativamente riuscendo a ridurre i disagi. «Abbiamo utilizzato il sessanta per cento delle riserve di sale di cui dispongono i nostri magazzini- racconta lassessore Piero Fossati-. Giovedì mattina eravamo rimasti quasi a secco ma ci siamo riforniti grazie alla nave giunta in porto da Porto Empedocle dalla quale abbiamo recuperato altre duemila tonnellate di materiale antigelo. I nostri interventi proseguiranno per tutto il fine settimana perché le previsioni segnalano un nuovo drastico calo delle temperature». Dopo le nevicate hanno proseguito il lavoro i mezzi operativi per allargare, con le quattro turbine dellente, i margini delle carreggiate innevate e completare con gli spazzaneve gli sgomberi dei tratti delle strade più in quota.
Lavoro efficace tanto che la Provincia sembra essere arrivata anche là dove non avrebbe dovuto arrivare. Sono stati gli spazzaneve «genovesi», infatti, a liberare diverse strade al confine con altre province. In particolare con Parma ed Alessandria. Dove non sono riusciti ad arrivare i mezzi di enti che con la neve dovrebbero avere maggiore dimestichezza, sono arrivati quelli liguri a sgomberare il campo al passaggio delle macchine. Al Passo del Tomarlo, 1.400 metri al confine con Parma hanno lavorato le turbine «zeneize», così come ai piani di Praglia nellalessandrino e, sempre con la provincia del Piemonte lo spazzaneve ha lavorato in località Casa del Romano in alta Val Trebbia per liberare una famiglia che abita isolata e gestisce un agriturismo.
A ieri sera la situazione rimaneva stabile.
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