(...) Francesco Pinto ha formulato una richiesta di rinvio a giudizio per detenzione di sostanze stupefacenti. «Finalmente sappiamo di cosa è accusato il professor Henriquet, di essere uno spacciatore di morfina - scriveva nel Giornale del 3 giugno Piero Randazzo, stretto collaboratore del medico che da 23 anni cura i malati terminali e assiste le loro famiglie-. Ma assieme a lui devo essere processato anchio, lintera associazione Gigi Ghirotti e le centinaia di volontari che hanno condiviso ciò che egli ha fatto per aiutare coloro che soffrono e che la legge ignora».
Da qui riparte anche Zito che al consiglio provinciale chiede di «verificare se al Senato sia già stato proposto un decreto per facilitare la prescrizione di farmaci utili ad alleviare le sofferenze dei malati terminali». Zito ricorda che anche lUnione Europea ha invitato lItalia ad adeguare la normativa sui farmaci oppiacei per consentire il loro riutilizzo, quando debitamente conservati.
Al professor Henriquet sono arrivati attestati di solidarietà da importanti medici, tra i quali Umberto Veronesi. In Regione, la battaglia a sostegno del professore da un anno è portata avanti da Matteo Rosso (Forza Italia) e da Gianni Plinio di An. Randazzo, stretto collaboratore del medico, ha scritto anche al presidente della Repubblica, al Consiglio superiore della magistratura e al ministero della Giustizia.
Lo ricorda anche Zito: «Il grande valore umano e professionale di Henriquet è riconosciuto da tutti: medici e istituzioni».
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