Non si ferma la «psicosi» aviaria nella Capitale. Per tutto il giorno di ieri è continuato a squillare il centralino dei vigili del fuoco per la segnalazione di volatili morti in città. Alle 10 di mattina, le telefonate arrivate al 115 erano già una ventina. Per la maggior parte le segnalazioni riguardano uccelli comuni, come storni o cornacchie. A Montelibretti persino la morte di un falco ha fatto paura. Il ministero della Salute, infatti, ribadisce che nei cosiddetti tipi «comuni» non si corrono pericoli di riscontro per il virus H5N1. Quelli più a rischio, infatti, sono i migratori.
Intanto, si rafforzano le misure di prevenzione. A Fiumicino, oltre ad essere stato prorogato fino al 31 maggio il blocco totale dellimportazione e del transito verso altri scali di volatili vivi e morti provenienti da tutto il mondo, da oggi scatterà una stretta collaborazione tra gli uffici della Sanità aerea e il Servizio veterinario. I controlli (peraltro già attuati nei confronti di chi arriva o parte per la Turchia) interesseranno soprattutto i passeggeri provenienti da alcuni paesi come Cina e tutto il Sud est asiatico, Bulgaria, Marocco, Romania.
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