"Psoriasi, prendersi cura"

Presentato in Senato il libro del professor Aldo Morrone. L'opera racchiude la sintesi di oltre 60 ore di conversazioni con 40 persone affette da psoriasi, le quali raccontano la propria immagine corporea, il rapporto con la patologia, con il medico e le cure, le relazioni, il lavoro e il tempo libero rispetto alla malattia.

Salute, Giornata Mondiale Psoriasi: La malattia colpisce dal 2 al 4% della popolazione mondiale, circa 130 milioni di soggetti al mondo, di cui circa un milione e mezzo in Italia. Si accanisce soprattutto su soggetti giovani. Le cause sono ancora parzialmente sconosciute, si pensa comunque ci sia una certa predisposizione genetica e una componente autoimmune e legata all'ambiente ed allo stile di vita.
Stiamo parlando della psoriasi di cui si è appena celebrata la Giornata Mondiale, arrivata alla decima edizione. Un evento al quale si è accompagnato un risultato da non trascurare: l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha adottato quest'anno una risoluzione che riconosce la psoriasi come malattia non trasmissibile grave, con un significativo impatto psicosociale per il quale si richiede una maggiore sensibilizzazione pubblica.
La malattia può presentarsi a qualsiasi età, anche se il picco di insorgenza si registra tra i 20 e i 40 anni. La natura cronica e sistemica della malattia (non solo intesa come malattia della pelle) fa sì che le conseguenze fisiche e sociali siano estremamente rilevanti. Infatti, i pazienti affetti da psoriasi, riferiscono una significativa compromissione della qualità della vita, anche se negli ultimi anni terapie innovative si sono aggiunte alle terapie già tradizionalmente utilizzate, aumentando, quindi, le possibilità terapeutiche.
Questi dati sono stati illustrati in Senato durante la presentazione del libro «Psoriasi prendersi cura» del professor Aldo Morrone. L'opera racconta oltre 60 ore di conversazioni con 40 persone affette da psoriasi, che raccontano in prima persona il proprio rapporto con la patologia, con il medico e con le cure, le loro relazioni affettive, il lavoro e il tempo libero rispetto alla malattia. Un approccio che punta a favorire il coinvolgimento emotivo del malato e il superamento di pregiudizi e diffidenze. «Mi auguro» spiega Morrone «che ogni anno, in occasione del 29 ottobre Giornata Mondiale della Psoriasi, gli Stati Membri intraprendano iniziative di sensibilizzazione su questo importante tema».

Con un obiettivo: favorire l'approccio multidisciplinare, con il dermatologo come coordinatore delle varie attività specialistiche necessarie ad affrontare una malattia che non può più essere liquidata come semplice patologia cutanea.

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