Milano - Sono servite otto riprese a Giacobbe
Fragomeni per realizzare il sogno di diventare campione del Mondo nella
sua Milano. Il ragazzone del quartiere Stadera ha vinto infatti il titolo dei
Pesi massimi leggeri Wbc (lasciato vacante da David Haye), battendo il
ceco Rudolf Kraj ai punti, con un verdetto unanime, arrivato quando
l’arbitro ha interrotto l’incontro perchè era troppo grave la ferita alla fronte
rimediata dall’italiano per un colpo irregolare dell’avversario.
Cintura iridata Con Fragomeni un italiano torna a indossare una cintura iridata due anni
dopo Silvio Branco che, sempre a Milano ma al Vigorelli, conquistò quella
dei mediomassimi Wba. Ma anche il pubblico di Milano torna a infiammarsi
per il pugilato, in una serata che ha visto oltre 3.500 persone al Palalido,
con una platea di vip, da Giorgio Armani a Marvin "Marvelous" Hagler (idolo
dello stesso pugile italiano), da Bobo Vieri ai protagonisti della boxe
italiana.
Ma soprattutto Fragomeni ha sentito la bolgia scatenata dalle centinaia di
tifosi dello Stadera, il quartiere della periferia sud milanese dove ha vissuto
un’adolescenza drammatica e che stava prendendo una brutta piega,
prima di avvicinarsi casualmente al pugilato quando aveva 21 anni.
La più grande vittoria contro la droga Sul
ring è riuscito a mandare al tappeto la droga. E, poichè anche i suoi
avversari uno dopo l’altro facevano la stessa fine, la boxe è diventata il
suo mestiere. Solo sull’orlo dei quarant’anni, però, Giacobbe è arrivato a
combattere per un titolo mondiale.
E non ha perso la sua chance, riuscendo e emulare Rocky Graziano, che
nel 1947 salì sul tetto del mondo nella sua Brooklin.
Salito sul ring con la maglietta di David Haye, l’unico ad averlo sconfitto
prima di diventarne grande amico, il ragazzone dello Stadera ha provato a
mettere in pratica la sua tattica: stringere le distanze per evitare i pugni
dell’avversario, sei centimetri più alto. Ottimo incassatore, il milanese
studia Kraj per due riprese e alla terza si scatena assestando un paio di
pugni pesanti e una bella combinazione.
Patrizio Oliva alle sue spalle Guidato da Patrizio Oliva all’angolo, nella quarta Giacobbe continua a
martellare il ceco che sembra stordito, ma non ha la freddezza per rifilargli
il colpo del ko. La battaglia vive altri tre round di fuoco e Fragomeni, ferito
alla fronte da una testata irregolare, mentre il pubblico canta il suo nome,
si guadagna quei punti di vantaggio che saranno decisivi nel verdetto
finale.
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