In punta di piedi sul sagrato La Danza conquista il Duomo

L’étoile scaligera porta per la prima volta un balletto in piazza, in favore della Veneranda fabbrica. Lo spettacolo proiettato anche su schermi giganti

In punta di piedi sul sagrato La Danza conquista il Duomo

Salirà sul sagrato in punta di piedi, ma non per passare inosservato.
Roberto Bolle è il primo ballerino a conquistare Piazza Duomo a passo di danza. Su quel marmo bianco al cospetto di maria nascente è passata davvero un chorus line di umanità, ma mai nessuno lo aveva fatto danzando. Giusto che tocchi dunque a lui, ragazzo di Trino Vercellese, che proprio a Milano ha trovato la sua buona stella per studiare e diventare uno dei più apprezzati e contesi danzatori del momento. Un «momento» che perdura ormai da oltre un decennio: primo ballerino alla Scala dal 1996, Étoile dal 2003, Bolle, a 33 anni, non è nuovo a grandi prime anche oltre le ribalte dei più celebri teatri. Non capita a tutti di danzare in Aida avendo come scenografia le piramidi . Quelle vere, di Giza.
Ma a lui capitò, sul finire del millennio per il decimo anniversario dell'opera del Cairo. Nel 2006 per l'inaugurazione delle Olimpiadi di Torino non fu certo chiamato a danzare solo perché piemontese, ma perché fra i migliori ballerini al mondo. Allora lo videro tutti nella coreografia che Enzo Cosimi pensò appositamente per lui, vestendo la sua silhouette possente ed armoniosa di fasci muscolari e di transistor, per farne un’icona del futuro e del futuribile. Il Colosseo? Ne ha calcato il laterizio poco meno di un mese fa, per una serata organizzata dal Fai e anche piazza del Plebiscito a Napoli è rimasta ai suoi piedi in un imponente one men show che riproporrà in parte qui a Milano, in compagnia di molti colleghi, sulla scia di un Bolle & friends che si addice alle star consacrate ben oltre i loro luoghi naturali di esibizione.
Bolle danzerà per la Veneranda Fabbrica del Duomo, nel secondo appuntamento de I Milanesi per il duomo, organizzato gratis dall’assessorato al Turismo del Comune. Uno spettacolo di piazza, ma non per questo semplicissimo. Undici le coreografie in programma, ben cinque quelle interpretate dall’Étoile scaligera. L’apertura è affidata all’Ave verum, assolo che Rentao Zanella, coreografo dell’Opera di Vienna, pensò proprio per Bolle nel 2000, su musiche di Mozart.
Un pezzo «rodato» ed eseguito anche davanti a Wojtyla nel 2004, in piazza San Pietro. Poi sarà la volta di Le souffle de l’Esprit un passo a tre creato da Jiri Bubenieck su musiche di Johann Pachelbel, che Bolle eseguirà insieme a Arman Grigoryan e Vahe Martorosyan.
Con Alicia Amatriain, del balletto di Stoccarda, Bolle si concederà ben due pezzi: Apollon Musagète di George Balanchine su musica di Igor Stravinskij e In the middle somewhat elevated di William Forsythe.
Con la «compagna di classe» Simona Brazzo, Bolle tornerà invece ad un classico di Roland Petit, tratto da Georges Bizet: l'Arlésienne. Per finire, con Natasha Novotna del Netherlands dance theatre, Bolle chiuderà con Petit mort, capolavoro di Jirì Kylian su musiche di Mozart. Fra i nove friends, la più attesa è sicuramente la russa Uljana Lopatkina, star del Mariinsky di San Pietroburgo dove Bolle è da sempre gradito ospite.


La piazza sarà tappezzata di maxischermi che diffonderanno l’esibizione per tutti, anche oltre i cinquemila fortunati che si sono conquistati un posto nella platea a cielo aperto allestita dal Comune ( per gli ultimi posti Info tel 02 795892).

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