Filippo Grassia
Numeri mondiali per il settore delle scommesse sportive. Nel mese di giugno la raccolta, pari a 216 milioni, ha fatto registrare un primato difficilmente superabile per lungo tempo. Nelle sole partite dellItalia la Snai ha comunicato di aver raccolto quasi 47 milioni con puntate record (8,7) sulla finale con la Francia. La cifra comprende le multiple, ma non tiene conto del gioco live. Alle spalle le gare con Stati Uniti (8,1), Germania (7,3), Australia (6,4), Ucraina e Ghana (5,4). In coda lincontro con la Repubblica Ceca penalizzato dallorario pomeridiano. In questa serie azzurra si inserisce, al quinto posto assoluto, Francia-Corea del Sud con un movimento di 6,1 milioni. Contraddittorio il gioco sullItalia vincente secondo le indicazioni di MatchPoint: alla conclusione dei gironi di qualificazione solo il 20% dei pronostici era favorevole agli azzurri, alla vigilia della finale si è arrivati al 40% con percentuale praticamente raddoppiata. A forza di credere negli azzurri campioni del mondo per la quarta volta, la quota dapertura (7) è calata progressivamente a 1,46. Pochissimi gli scommettitori che avevano investito sul successo della Francia, appena il 2% fino agli ottavi. Poi sono saliti al 17%. Un buona andamento al pensiero che i transalpini, dopo aver deluso al Mondiale nippo-coreano e allEuropeo giocatosi in Portogallo, avevano cominciato ledizione tedesca con due stentati pareggi. Al 17% anche i pronostici sul deludente Brasile, eliminato ai quarti. LArgentina e lInghilterra, uscite anzitempo dal tabellone ad eliminazione diretta, avevano raccolto rispettivamente l8 e il 7% dei consensi. I provider ringraziano.
Ma cè anche il rovescio della medaglia perché le scommesse sulla finale, sempre in base ai dati forniti da MatchPoint, hanno premiato gli scommettitori che per l87% avevano puntato sul testa a testa favorevole alla nostra nazionale. Il risultato esatto (1-1) alla fine dei tempi regolamentari è stato previsto dal 20% delle scommesse. Risibile il gioco sull1/X/2 con pochissimi giocatori, appena l8%, capaci di prevedere il pari. E andata male, infine, a quanti avevano scommesso sul no-goal, cioè sulla possibilità che almeno una delle due squadre non andasse in gol, basandosi sulla forza di entrambe le difese. Al 19 la bolletta era già da cestinare in seguito al rigore di Zidane e al pareggio di Materazzi.
A Mondiale finito ci si interroga sul futuro delle scommesse sportive. Il mese di luglio dovrebbe fornire un buon riscontro grazie alla raccolta dei primi nove giorni (semifinali, finale per il 3° posto, finalissima) e allavvio dellIntertoto. Ad agosto spazio ai preliminari di Champions League e ai campionati esteri. E poi? Come reagiranno gli scommettitori alleventuale declassamento di alcuni dei club più seguiti, come la Juventus? La giustizia sportiva non sembra destinata a fare sconti particolari. Il punto interrogativo non è retorico perché investe il gusto dei tifosi. E i tifosi sono fra gli scommettitori abituali. A proposito di provider.
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