Punto fermo «Non cambio idea, scelta irrevocabile»

Hanno provato in tanti a convincerlo, ma per ora sembra davvero irremovibile. E ieri sera, ricevuto a palazzo Grazioli, Alfredo Mantovano ha ribadito le sue dimissioni da sottosegretario all’Interno: «Non cambio idea, è una scelta irrevocabile». A niente sono servite le rassicurazioni del ministro Roberto Maroni, i tentativi del sottosegretario alla presidenza Gianni Letta. L’unico modo per ottenere il ritiro delle sue dimissioni, ha chiarito l’ex sottosegretario al Viminale, sarebbe stato quello di dirottare la nave Excelsior con i 1.450 migranti diretta a Manduria verso un’altra Regione. Una scelta impossibile da fare per il governo perché al momento non c’è un altro posto dove sistemarli.

E così Mantovano non ha ritirato le dimissioni, perché non ha potuto mantenere l’impegno con i suoi conterranei pugliesi ai quali aveva garantito che non sarebbero arrivati più di 1.500 migranti. Con lui si è dimesso pure il sindaco di Manduria, Paolo Tommasino. Solidarietà a Mantovano dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e dai deputati Pdl.

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