Questa volta l«allarme Pup» rischia di spostarsi dal rione Prati al quartiere Parioli. A viale Bruno Buozzi, infatti, il Comune progetta di realizzare due strutture interrate, una da 188 e laltra da 209 posti auto, entrambe contenute nel Piano urbano parcheggi voluto dallex sindaco Walter Veltroni. I residenti, che si sono riuniti in un comitato di protesta, stanno raccogliendo centinaia di firme per chiedere al nuovo sindaco Gianni Alemanno di fermare tutto. E denunciano pericoli per la salute pubblica, di paralisi della viabilità e, cosa già accaduta nel municipio XVII, di crolli e danni agli edifici circostanti.
I precedenti confermano preoccupazioni di un certo tipo anche se qualche disagio è inevitabile quando si realizzano opere di una certa importanza. Quando si è scavato per realizzare il Pup poco distante di largo Pizzetti, per esempio, cè stata qualche segnalazione di infiltrazioni nelle cantine e qualche negozio al piano terra si è allagato, ma poi la situazione si è risolta. Se arrivasse lok definitivo da parte della giunta, i lavori si svolgerebbero nei pressi di due scuole materne, elementari e medie. «Lì ci sono già tre antenne per la telefonia mobile - fa notare un residente -. Se si aggiunge un cantiere è finita, perché aumenterebbero di parecchio i fattori cancerogeni». Evidentemente la paura è una cattiva consigliera e la gente, a volte, si fa prendere dal panico ignorando, per esempio, che ci sono molti più rischi da elettrosmog a usare un asciugacapelli per un quarto dora che passare dieci anni a cento metri da unantenna. Oppure che è più rischioso (come inalazione di polveri sottili) fare una passeggiata nel traffico di una qualsiasi strada urbana nellora di punta piuttosto che vivere per un anno accanto a un cantiere.
Viale Bruno Buozzi è considerata una «strada di grande viabilità», visto che collega i quartieri Flaminio, Trieste-Salario e Pinciano. E i residenti temono che le difficoltà non sarebbero circoscritte alla durata dei lavori, perché le rampe di accesso e di uscita alla nuova struttura verrebbero poste proprio sulla carreggiata, restringendola. In quel punto, dicono gli abitanti, gli equilibri sono già precari: quando è stata chiusa la piccola via Savastano, le ripercussioni sulla circolazione si sono fatte sentire.
Ultimo elemento, non certo per ordine dimportanza, è che di quei parcheggi solo una minoranza sembra avvertire la necessità. «Già esiste quello di largo Pizzetti, privato, dotato di 200 posti auto in parte ancora invenduti - sottolinea Eleonora Longari, una delle responsabili del comitato di quartiere - in più, dati catastali alla mano, almeno l85 per cento dei palazzi della zona è dotato di box interni».
Secondo altri residenti, invece, di nuovi posti auto cè un gran bisogno, soprattutto in un quartiere dove molte strade interne sono strette e quindi la sosta è consentita solo da un lato.
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