Le pupe del volley sono sempre da copertina

Il problema c’è, inutile nascondersi. C’è un’Italia che da un po’ di tempo a questa parte fatica e non poco ad imporsi in campo internazionale. È l’Italia degli sport di squadra. Basta guardarsi un po’ intorno. Ancora abbiamo negli occhi la disastrosa Confederations Cup degli azzurri di Lippi, l’ultima affermazione della nazionale di basket risale all’argento olimpico di Atene 2004, nel recente sei nazioni di rugby abbiamo inanellato una striscia di sei sconfitte su sei, il settebello non sale su un podio mondiale dal 2003 (argento), mentre il setterosa dopo l’oro di Atene ha deluso a Pechino (sesto posto). Meglio non tirare in mezzo nazionali di baseball e sport affini. Fortunatamente in mezzo a questo cimitero di sconfitte c’è un appiglio a cui appendersi: consoliamoci con la pallavolo. Solamente quella femminile però, perché i colleghi maschi ancora arrancano, dopo i continui successi a cavallo del nuovo millennio.
Una nazionale di pin-up, capitanate dalla bellezza di Francesca Piccinini e di Jenny Barazza. Pin-up con dei martelli al posto delle braccia: sei vittorie in sei gare agli Europei in corso in Polonia, 18 set vinti, soltanto un gioco lasciato alle avversarie, nel vittorioso 3-1 contro le francesi. Questa sera (ore 20, diretta Raitre) il penultimo scoglio nel cammino verso il bis europeo sarà la Germania. La vittoria della bravura sulla bellezza: non siamo solo ragazze da copertina, siamo innanzitutto una squadra temibilissima sembrano urlare le azzurre dopo ogni attacco vincente.
Italia contro Germania allora, anche se a vincere sarà sicuramente la città di Modena. La sfida di questa sera infatti, propone un derby tutto modenese tra i tecnici delle rispettive nazionali, Barbolini e Guidetti. Per via dello strano regolamento del torneo le due formazioni si sono già affrontate nel girone eliminatorio, fu vittoria azzurra, ma sempre meglio non fare troppo affidamento sui precedenti. Barbolini lo sa e prova a giocare d’anticipo con le proprie ragazze: «La Germania è cresciuta tanto e sarà un avversario molto ostico. Dobbiamo ricordarci cosa abbiamo fatto per batterla, ma anche dimenticare il nostro 3-0». Guidetti, invece, preferisce godersi il magic moment delle sue teutoniche giocatrici e nulla più.

Felice già di un posto tra le prime quattro in europa, «nemmeno mi sognavo di battere l’Italia nel girone eliminatorio», esalta l’amico e collega Barbolini e la loro città natale: «Sono fiero di essere in semifinale con un amico che stimo infinitamente. Modena, del resto, è l’unica città in Italia dove da ragazzini si gioca prima a pallavolo che a calcio». Comunque vada, Modena ha già vinto.

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