Sport

Quando i grandi campioni sanno essere pure buoni

Maria Pia Gennaro
«Mi sono immensamente divertito, è stata una giornata fantastica sotto ogni punto di vista», parola di Johann Cruijff, l'olandese tre volte pallone d'oro anche lui - guarda caso! - appassionato di golf, ma così impegnato da poter giocare solo in estate e qualche volta in Spagna nei mesi freddi. Erano in molti gli dei del pallone, e non solo, a Castelconturbia lunedì a confermare che fare del bene fa bene anche al golf. Il più felice Andrij Schevchenko. «Sheva» ha portato al successo la sua squadra giocando un colpo sopra il par. Come dire: quando si nasce sportivi si riesce in qualsiasi disciplina: «Sono molto soddisfatto, il campo è meraviglioso e adesso che sono 5 di handicap mi diverto veramente! Certo che qui i green sono difficili…». Ad Alex Del Piero abbiamo sentito dire di essere rilassato: potenza del golf; come facesse assalito com'era da giornalisti e telecamere… È successo comunque un po' di tutto, compresa una gara fra il pro Rafael Echenique e Genny Di Napoli che si sono misurati su chi arrivava prima in green non con la pallina, ma di corsa… Infine, Valerio Staffelli ha premiato gli ultimi classificati con un luccicante Tapiro d'Oro. Il tutto circondati da note soft che si espandevano nello splendido anfiteatro di gara.
La sesta edizione della Pro Am Fondazione Vialli e Mauro Golf Cup ha avuto un vero «parterre de roi» con in campo giocatori come Gonzalo Fernandez-Castano (settimo nel Race to Dubai), Edoardo e Francesco Molinari, Costantino Rocca, Rafael Cabrera-Bello, Raphael Jacquelin, Pablo Martin, Estanislao Goya, Ricardo Gonzales, José Manuel Lara, David Lynn, Lee Slattery e Alexandre Rocha. A questi va aggiunto Peppo Canonica, da sempre anima della gara, abilissimo nel coinvolgere i suoi amici del Tour Europeo per questa Pro Am con un Vip e due dilettanti per ogni team. Così Valerio Staffelli, Roberto Donadoni, Zeliko Kalac, Genny Di Napoli, Nicola Caricola e Mauro Tassotti hanno risposto con entusiasmo alla chiamata degli amici Massimo Mauro e Gianluca Vialli.
Già i nomi citati basterebbero per far parlare della gara ma ciò che è stato importantissimo è stata la solidarietà voluta dai due campioni del pallone impegnati nella lotta alla Sla. Dopo aver finanziato strumentazioni specifiche e borse di studio per progetti speciali di ricerca, il ricavato di quest'anno sarà diviso equamente in due parti. Il 50% finanzierà un posto da ricercatore universitario per la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino, che si occuperà della malattia. Il resto sarà devoluto ad AriSLA, neonata agenzia di ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica. «Lo scopo della manifestazione è ben chiaro a tutti - è stato il commento di Alberto Cristina, main sponsor della manifestazione da quattro anni - e il nostro piacere è quello di veder crescere ogni anno sempre di più il sostegno che possiamo offrire alla ricerca sulla Sla. Anche in questa edizione, la quarta che ci vede al suo fianco e che ha visto tanti amici in campo, ha superato ampiamente gli obiettivi prefissati. Abbiamo potuto “staccare” un assegno di 120.000 euro».
Ventiquattro le formazioni in campo e su tutti, come detto, il team guidato da José Manuel Lara (vincitore anche nella classifica individuale) con Sheva, Anna Pettene e Giovanni Cattaneo.

Alle loro spalle il team guidato da Marcus Fraser con Valerio Staffelli, Stefano Messina, Luca Francesco Gaimari.

Commenti