A volte anche l'antiterrorismo va in corto circuito. E il tilt che ne esce fa esplodere soltanto le risate. É quello che è successo agli investigatori di Francia e Spagna nelle indagini per l'assassinio di un poliziotto francese vittima più che probabile dell'Eta: Parigi e Madrid hanno dovuto ammettere di aver scambiato degli innocui vigili del fuoco catalani, in viaggio di formazione in Francia, per dei pericolosi militanti del movimento separatista basco. I cinque pompieri, giunti in Francia per uno stage di arrampicata, erano stati filmati da telecamere a circuito chiuso mentre facevano la spesa in un supermercato di Dammarie-les-Lys, il comune della regione parigina dove martedi sera è stato ucciso un agente della polizia francese. I vigili del fuoco spagnoli, ignari di tutto, erano stati scambiati per terroristi dell'Eta dagli investigatori di Parigi e Madrid. Anzi quest'ultimi avevano addirittura creduto di individuare fra di loro il numero uno dell'organizzazione in persona, la Primula rossa del terrorismo basco. Il video era stato consegnato ai media per la diffusione, nella speranza di rintracciare dei testimoni.
Avvertiti, non si come, da alcuni amici, i pompieri catalani si sono presentati spontaneamente alla polizia per chiarire l'equivoco. Uno di loro però non è riuscito a nascondere il suo disappunto alla Radio nazionale spagnola: «Ciò che mi secca - ha spiegato - è che siamo stati visti su internet e che ci hanno trattato da militanti dell'Eta e non da presunti militanti dell'Eta. Siamo di fronte ad accuse assolutamente gratuite che ci hanno messo persino in pericolo». «Avremmo potuto fare di meglio» ha ammesso il ministro dell'Interno spagnolo, Alfredo Perez Rubalcaba. La numero due del governo di Madrid, Maria Teresa Fernandez de la Vega, ha riconosciuto una certa «confusione» nelle indagini, ma non c'era bisogno di dirlo.
Il direttore generale della polizia francese, Frederic Pechenard, ha garantito che, anche se per la polizia «si tratta di una delusione», l'errore nelle indagini «non rimette in alcun modo in discussione il coinvolgimento dell'Eta» nella vicenda. Inoltre, ha aggiunto, l'avviso di ricerca internazionale lanciato resta valido: oltre ai cinque pompieri citati per errore, sono state diffuse le foto di due terroristi dell'Eta. Fernandez de la Vega ha assicurato che presto o tardi i terroristi saranno rintracciati: «Li ritroveremo, non c'è nessuna scappatoia possibile».
Ci saranno anche i pompieri.
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