Così impara, la Sampdoria, a essere normale. Paradossalmente, a questo mondo essere normale per certo verso è una fregatura. Il verso è quello dei media scritti e televisivi. Parlate male di me, ma parlàtene. Se sei normale, passi in seconda o terza fila. Dice: ma io non sono normale, sono unisola felice: perciò, in questo mondo, più anormale di me chi cè? Anche questo è vero: ma chi ti dice che sei lisola felice?
Per vero, a Garrone, Marotta, Novellino & Company per essere felici basta essere normali. Ma poi, è normale Garrone che ci ha messo 80 miliardi di vecchie lire per non far fallire la Sampdoria invece di fare come Della Valle che ha lasciato fallire la Fiorentina e se lè presa per quattro soldi? Garrone che pretende una gestione così oculata da rimetterci «soltanto» altri 30 miliardi di vecchie lire allanno per godere ogni tanto di onori da imperatore romano, è vero, ma pure per sentirsi rinfacciare ogni poco il «braccino corto»? È normale Marotta che in un mondo di manager «magna magna» riesce a rinforzare obiettivamente lorganico già più che dignitoso ma «corto» chiudendo la campagna a costo zero? É normale Novellino che con un organico obiettivamente inferiore a quelli non sol di Juve, Milan e Inter, ma pure di Udinese, Palermo, Roma, Lazio, Fiorentina e Parma riesce ad arrivare al traguardo al 5° posto anziché ad un dignitoso e perciò accettabile 10°? Novellino che perde la Champions League per un punto soltanto perché Bazzani a metà campionato sceglie di andare a Roma anziché restare qui e segnare altri 3 o 4 gol (ne sarebbero bastati uno o 2 in più dei 2 di Rossini per mettersi lUdinese alle spalle), dopodiché riaccoglie lo sventurato come il figliol prodigo, sacrificando con Flachi e compagni lagnello più grasso?
Ebbene sì, è questa una lieta combriccola di normali-anormali, che si appresta a tornare in Europa dopo 8 anni, avendoci messo nel mezzo - post Paolo, ante Duccio - il fondato timore, o per meglio dire terrore, di sparire dalla faccia del calcio.
Ma poi, questi sono in grado di restare gagliardamente a galla su 3 fronti - serie A, coppa Uefa, coppa Italia - con un organico più che dignitoso ma francamente non eccezionale?
Esaminiamo con ordine.
La squadra base ha dimostrato nel campionato scorso di poter tener testa a tutti, Juve, Milan, Inter e Udinese compresi sui campi loro, persino senza Bazzani per 23 partite su 38, persino senza Castellini e Pisano allinizio e Falcone alla fine, persino con Palombo e Tonetto - più Kutuzov - con la pubalgia. Sicché sembra ragionevole pensare che possa fornire almeno altrettanto ora che ha elementi di grossa caratura in più in difesa nella persona di Sala, a centrocampo nella persona di Dalla Bona, in rifinitura nella persona di Zauli e in attacco nelle persone del motivatissimo Bazzani ritrovato a Canossa e di Cavallo Pazzo Borriello che chissà quali praterie potrebbe dominare se il domatore di destrieri Walter riuscisse (absit injuria verbis) a domarlo.
Certo, si aspettano ancora il difensore Bellini (Atalanta) e i centrocampisti Mingozzi e Del vecchio (Perugia), e magari unala degna di questo nome (Gasbarroni o simili), ma insomma più polpa cè già. Il problema è che si sono rinforzati Fiorentina e Palermo (la Roma resta il solito rebus di questo ridicolo calcio), ma in compenso si è indebolita lUdinese (voglio vederla senza Jankulovski e - soprattutto - Pizarro: bravo Mancio, stavolta ce lhai fatta a farti prendere chi ti serviva per davvero).
Quando il piacere di essere normali basta per trasformare Bogliasco in unisola di felicità
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