Quando Sturzo lasciò la «Sicilia» per un bikini

Stefano Filippi

Quelli che, dopo aver visto il fondoschiena pubblicato da Famiglia Cristiana, non sono ancora convinti che non ci sono più i preti di una volta, farebbe bene a leggere un volume appena uscito in libreria e che è stato presentato a Roma nella sede dell'Unioncamere. Si intitola «Un giornale un'isola» (Salvatore Sciascia editore) ed è la storia del quotidiano di Catania La Sicilia che proprio nel 2005 compie sessant'anni. Tra gli innumerevoli episodi che punteggiano gli inizi della fortunata avventura editoriale, gli autori (i giornalisti Giuseppe Di Fazio e Giuseppe Farkas) raccontano che nel 1949 don Luigi Sturzo abbandonò la collaborazione avviata soltanto pochi mesi prima perché il giornale, il 19 settembre, pubblicò in prima pagina la foto di una donna in bikini. Era una tuffatrice americana che usciva sorridendo dalla piscina.
Sturzo non se ne accorse subito: «Non ho tempo a leggere o anche sfogliare tutti i giornali che mi arrivano - scriveva il 1° novembre '49 a Gesualdo La Rosa, l'amico che faceva da tramite con la redazione -. Ma un'ultima fotografia segnalatami mi ha disgustato». La collaborazione fu immediatamente troncata lasciando incredulo il direttore Antonio Prestinenza, che aveva preso il timone del quotidiano dopo il primo anno affidato ad Alfio Russo, futuro direttore del Corriere della Sera.

Il sacerdote che aveva fondato il Partito popolare passò i suoi scritti al concorrente Giornale dell'Isola finché, due anni dopo, Prestinenza non coronò un lungo lavoro di ricucitura riportando Sturzo tra le firme della Sicilia.

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