Buttiamo giù pastiglie di ogni tipo come fossero Zigulì e poi ci facciamo prendere da mille dubbi quando si tratta di vaccinare i nostri figli. Paradossi italiani che testimoniano un rapporto con i farmaci del tutto sballato. E così, mentre aumenta il popolo dei dipendenti dai medicinali, cala quello dei vaccinati. Con il rischio che tornino malattie dimenticate, come la difterite, o che le morti per morbillo non siano più un'eccezione. Nel 2015 le vaccinazioni sono calate dell'1,5% rispetto all'anno precedente e i bambini «scoperti» sono circa 7.500, soprattutto in alcune aree dell'Emilia Romagna e delle Marche, dove evidentemente hanno attecchito le false teorie che mettono in correlazione vaccini e casi di autismo. Sono scese al di sotto del 95% le vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B e la percentuale scende ancora per le vaccinazioni contro morbillo, parotite e rosolia che raggiunge una copertura dell'86%, in calo di oltre il 4% in un anno. Storia a sé è invece quella dei vaccini contro la meningite per i quali si registra un'autentica corsa.
I centralini degli ospedali sono stati presi d'assalto, soprattutto dopo l'allarme in Toscana e i casi mortali di Milano, Napoli e Roma. Il nuovo piano nazionale, in fase di rodaggio, prevede la somministrazione gratuita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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