di Claudio Borghi
Le sorprese nelluovo di Pasqua dei milanesi rischiano di non essere piacevoli ma è in arrivo il carbone anche per Natale, con laggravante di non sapere nemmeno quanto sarà, così, tanto per sapere quanto spazio fare nel camino. E ancora nebbia fitta infatti sullImu. Premessa: anche a prescindere dallImu la raffica di nuove tasse una volta messa nero su bianco sarà una botta non indifferente. Finora il bilancio nel bene e nel male si era sempre fatto quadrare, ma improvvisamente, con luno-due dellarrivo della giunta Pisapia e del Governo Monti, non è parso vero di poter procedere ad una tosatura che rimarrà nella storia. Ecco quindi in arrivo laddizionale comunale sullIrpef (ovviamente pagata dai soliti onesti, dato che gli evasori rientreranno nella fascia esente), laumento del 20% della Tarsu e poi, dulcis in fundo, la famigerata Imu. La scandalosa situazione che, a ridosso del pagamento della tassa, il sovrano non avesse ancora avuto la grazia di far conoscere limporto richiesto ai sudditi, è stata abbondantemente evidenziata a livello nazionale e la questione è stata chiusa con il decreto che fissa lacconto da versare entro il 16 giugno pari al 50% dellaliquota base, fissata allo 0,4% per le prime case e allo 0,76% per le seconde case.
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