Quanto costerà la nuova Imu? Il Comune ci dica almeno questo

di Claudio Borghi
Le sorprese nell’uovo di Pasqua dei milanesi rischiano di non essere piacevoli ma è in arrivo il carbone anche per Natale, con l’aggravante di non sapere nemmeno quanto sarà, così, tanto per sapere quanto spazio fare nel camino. E’ ancora nebbia fitta infatti sull’Imu. Premessa: anche a prescindere dall’Imu la raffica di nuove tasse una volta messa nero su bianco sarà una botta non indifferente. Finora il bilancio nel bene e nel male si era sempre fatto quadrare, ma improvvisamente, con l’uno-due dell’arrivo della giunta Pisapia e del Governo Monti, non è parso vero di poter procedere ad una tosatura che rimarrà nella storia. Ecco quindi in arrivo l’addizionale comunale sull’Irpef (ovviamente pagata dai soliti onesti, dato che gli evasori rientreranno nella fascia esente), l’aumento del 20% della Tarsu e poi, dulcis in fundo, la famigerata Imu. La scandalosa situazione che, a ridosso del pagamento della tassa, il sovrano non avesse ancora avuto la grazia di far conoscere l’importo richiesto ai sudditi, è stata abbondantemente evidenziata a livello nazionale e la questione è stata chiusa con il decreto che fissa l’acconto da versare entro il 16 giugno pari al 50% dell’aliquota base, fissata allo 0,4% per le prime case e allo 0,76% per le seconde case.

Peccato però che il saldo sarà da pagare a dicembre con l’aliquota effettiva e quale sarà quest’aliquota il Comune non ha ancora usato la cortesia di comunicarlo ai cittadini. Sapendo che l’introito dell’Imu finirà a Roma ed al Comune rimarranno le briciole e dato che i milanesi contribuiscono già riccamente ai trasferimenti di denaro all’interno dello Stato senza aver mai (...)

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