Da via Quaranta alle medie statali Lunedì suona la prima campanella

Trenta studenti egiziani hanno già accettato il passaggio, insieme ai 40 delle elementari

Augusto Pozzoli

Lunedì della prossima settimana i ragazzini egiziani in età delle medie inferiori rimasti senza la loro scuola di via Quaranta potranno frequentare la scuola italiana. Questo il primo accordo raggiunto ieri tra il responsabile del Csa (l’ex provveditorato agli studi) Antonio Zenga e Aly Sharif, il responsabile dell’istituto chiuso a inizio settembre. E questa mattina, sempre presso gli uffici del Csa, lo stesso Zenga incontrerà i dirigenti scolastici delle scuole che verranno coinvolte nell’operazione. «Gli alunni che hanno accettato di iscriversi nelle nostre scuole – dice il responsabile del Csa – sono in tutto 30. Loro hanno chiesto di rimanere il più possibile insieme, ma perché l’operazione sia facilmente sopportabile dalle scuole occorre dividerli in gruppi: tre o quattro, che raggiungeranno altrettante scuole».
Le modalità di inserimento sono quelle già previste nei giorni scorsi: inseriti in una classe dove si svolgono normali lezioni secondo programmi italiani, con l’impegno delle scuole a organizzare dei laboratori linguistici specifici per questi allievi. «In via Quaranta – continua Antonio Zenga – questi ragazzi seguivano i programmi della scuola egiziana: l’italiano, dunque, era necessariamente sacrificato. Per fortuna parlano ormai la nostra lingua senza difficoltà, ma altra cosa è studiarla. Noi cercheremo di sostenerli in questa loro difficoltà».
Così come le scuole coinvolte dovranno tener conto del fatto che questi stessi ragazzini ogni anno dovranno prepararsi per sostenere l’esame di idoneità presso il consolato egiziano. «Questa sarà una loro autonoma iniziativa – dice ancora Zenga – che noi cercheremo di tenere nel massimo conto. Nel senso che i loro docenti italiani dovranno sapere che al pomeriggio avranno un altro impegno di studi. La nostra collaborazione potrebbe spingersi anche a mettere loro a disposizione gli spazi per svolgere questa attività».
Va detto che in pratica si sta realizzando oggi quel che si era tentato già un anno fa con un gruppo di ragazzini di via Quaranta da inserire nel vicino Istituto comprensivo di via Heine. Il progetto era tuttavia naufragato insieme all'analoga esperienza prevista presso l'Istituto Agnesi per una classe di prima liceo linguistico in seguito alle polemiche esplose.
Per quanto riguarda le elementari, intanto, si tengono ancora aperte le iscrizioni per i genitori egiziani che intendono rinunciare a una scuola egiziana per far seguire ai loro figli i programmi della normale scuola italiana arricchiti di tre ore settimanali di arabo così come aveva promesso il direttore scolastico regionale Mario Dutto durante l’assemblea all’Einstein. Fino a ieri al Csa si contavano 40 iscrizioni di questo tipo, ma c’è la convinzione che il numero delle adesioni possa ulteriormente incrementarsi. A fine settimana è prevista una riunione dei dirigenti scolastici delle elementari coinvolte per organizzare anche un’adeguata accoglienza di questi bambini.

Soprattutto per quanto riguarda l’insegnamento della lingua araba per cui dovranno essere messi a disposizione insegnanti esperti.

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