Roberto Bonizzi
Tre torri da 17 piani. In totale 205 appartamenti di edilizia residenziale pubblica a Quarto Oggiaro. «Alloggi praticamente pronti - spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Riccardo De Corato -. Non resta che procedere con liter di assegnazione alle famiglie che ne faranno richiesta al Comune. Con la precedenza per i più bisognosi, chi vive con un anziano o un disabile a carico». Lofferta è differenziata con sette alloggi di quattro locali, 150 appartamenti composti da tre vani e 48 bilocali. Ogni alloggio è completo di cantina e box.
«Soprattutto - sottolinea De Corato - noi non abbandoniamo la gente in periferia come hanno fatto le amministrazioni comunali di sinistra nei decenni passati. Basta guardare ai mostri di Ponte Lambro o del Lorenteggio. Qui intorno è già stato realizzato un nuovo quartiere, con edilizia in parte libera e in parte convenzionata, per un totale di 1.500 alloggi già realizzati, tutti ad elevati standard abitativi. Sta nascendo un grande parco di 200mila metri quadrati e creeremo spazi di aggregazione. Una chiesa, un centro commerciale, una rete di negozi, una nuova caserma dei carabinieri, un teatro allaperto. I campi sportivi e il residence universitario da trecento posti sono già pronti da ottobre. E i collegamenti con la città sono assicurati dalla fermata del Passante ferroviario e dal tram».
Lintervento, uno dei Pru (Piani di recupero urbani) approvati dallamministrazione comunale, è servito per riqualificare completamente unarea ex industriale dismessa da 450mila metri quadrati. Della realizzazione delle torri si è occupata EuroMilano, che poi ha venduto gli immobili al Comune per un costo complessivo di 25-27 milioni di euro. «La collaborazione tra pubblico e privato - dice Alessandro Pasquarelli, amministratore delegato della società - è lo strumento indispensabile per dare risposte concrete alla carenza di alloggi che esiste oggi a Milano. Nella realizzazione ci siamo basati su standard abitativi di qualità elevata. Tutti gli appartamenti sono insonorizzati, grazie ai doppi vetri, e teleriscaldati, garantendo un risparmio medio del 20-30 per cento in bolletta. Gli infissi sono di nuova concezione, pensati contro la dispersione del calore, i vetri esterni sono anti-sfondamento».
Quindi De Corato lancia una frecciata ai sindacati degli inquilini delle case popolari. «Grazie allopposizione del Sunia e del Sicet non riusciamo a vendere limmobile di piazzale Dateo - attacca -. Con quei soldi potremmo realizzare molti altri quartieri come questo di Quarto Oggiaro».
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