«È lunica regione in Italia dove si procede con così tanta convinzione alla nascita dei gruppi unici del Pdl». Lo dice con una punta dorgoglio, ringraziando i dirigenti liguri del partito, mentre prende i «galloni» di capogruppo del consiglio provinciale di Genova per il Popolo della Libertà. Giuseppe Rotunno, ex Alleanza Nazionale, guiderà il partito del centrodestra nellopposizione alla giunta Repetto. Fa un passo indietro Paolo Bianchini, ex capogruppo di Forza Italia, che sarà vice capogruppo ed entrano con convinzione Maurizio Barsotti, Giovanni Costa, Raffaella Della Bianca, Mario Maggi, Claudio Muzio, Giuseppe Tassi e Antonio Vaccarezza.
Non rispondono proprio tutti allappello per il gruppo unico. Un po per strategia, un po per questioni politiche. Per esempio non sarà nel Pdl Lorenzo Zito che rimarrà nel gruppo Forza Italia. Si dice da tempo sia in rotta con la dirigenza del partito, Rotunno sostiene che abbia «scelto una strada diversa, starà a lui spiegarne le motivazioni». Ma non farà parte del Popolo della Libertà in Provincia neanche Renata Oliveri: lei, candidata due anni fa alla presidenza, preferisce mantenere il suo posto nel gruppo misto visto che era stata scelta come indipendente anche da altre forze come Lega Nord e Udc che non fanno parte del progetto di Berlusconi e Fini. In ultimo, non entra neanche Massimo Pernigotti, capogruppo della Lista Biasotti che lascia ancora in vita il movimento arancione: «Questione di strategia - ricorda lui -. È stata una scelta concordata con la dirigenza e co i colleghi. In consiglio provinciale abbiamo regolamenti che spesso limitano ai consiglieri di prendere parola. Per esempio, sul bilancio, si può esprimere una sola persona per gruppo: dallaltra parte i gruppi sono sei. Avremmo rischiato di farci schiacciare dalla maggioranza». Pernigotti assicura di non essere uno che va per i fatti propri e che avrà come riferimento principale proprio Rotunno: «Con i colleghi cè pieno spirito collaborativo, nessuno fa niente senza concordarlo con gli altri». Versione confermata dal capogruppo Pdl convinto che lazione di opposizione adesso possa essere ancora più incisiva: «Se già eravamo affiatati prima con gruppi separati, ora lo saremo ancora di più».
Il gruppo unico in Provincia fa esultare anche il coordinatore regionale del partito Michele Scandroglio: «Il Pdl avanza compatto e prosegue, come previsto, il suo cammino verso la costituzione dei gruppi unici. A breve anche quello regionale». Soddisfazione anche da Giovanni Boitano e Gian Nicola Amoretti alla testa del partito in provincia: «è la naturale evoluzione di un itinerario politico condiviso innanzitutto dai nostri elettori.
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