Quattro Valli. Come quelle che circondano Piacenza. La Val Trebbia, la Val Tidone, la Val Nure e la Val d'Arda. Qui l'azienda delle famiglie Ferrari e Perini, la Cantina Quattro Valli, appunto, capofila di un gruppo da otto milioni di bottiglie l'anno, fa vino per tradizione e convinzione con le uve coltivate nei quattro territori, a rappresentare la semplice ricchezza dell'enologia di un territorio che per ritrosia e provincialismo non è mai andato di moda e che per decenni è sembrato quasi vergognarsi di ciò che metteva in bottiglia. «Quando veniva qualcuno da fuori ci procuravamo del vino dal Piemonte - ci dice l'irresistibile Massimo Perini, direttore commerciale -. Oggi invece andiamo orgogliosi dei nostri vini». Vini che sono piacevoli e lineari, di un'onestà che conquista quasi subito. Come da tradizione locale i più rappresentativi sono i vini frizzanti, il bianco Ortrugo Il Poggiarello, da un'uva che un tempo non aveva nemmeno la dignità di un proprio nome (e infatti Ortrugo vuol dire «l'altra uva», come a dire quella là), sbarazzino ma non privo di eleganza. E il rosso Gutturnio, dalla schiuma seducente e dal naso croccante. Vini che pare facciano impazzire i russi, che costituiscono i primi bevitori di etichette che prendono la strada dell'estero per il 55%. Ma vini che piacciono anche in Italia, si trovano da Esselunga dove spopolano per il prezzo e per il vezzo di uno spago che adorna il tappo. Poi ci sono i vini fermi. Ne abbiamo assaggiati due per tutti: il bianco (assai dorato) L'Alba e la Pietra, uvaggio misto macerato e fermentato sui lieviti. Insolito, «un vino da abbinare alla vita e noi ai piatti»;, verseggia Perini. E il Gutturnio La Barbona (parola composta dai vitigni Barbera e Bonarda) rotondo, pieno, di grande beva.
Non un fuoriclasse da guida, ma un vino che semplicemente sparisce dai bicchieri. Nella carta delle aziende c''è tanto altro, ma c'è soprattutto la storia e la simpatia di una famiglia allargata lontana dalla prosopopea del vino come Sacro Graal. Evviva.Quattro Valli, il soft power della semplicità
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.