Cronache

Quegli angeli che curano e sfamano i cani Cernobyl

Quegli angeli che curano e sfamano  i cani Cernobyl

Tra le orribili morti per radiazione, l'evacuazione umana di massa e la contaminazione di vaste aree d'Europa, le riprese di animali domestici, che avevano un proprietario, rimangono una delle scene più toccanti che si possa vedere recandosi nei dintorni della famosa centrale di Cernobyl. La notte tra il 25 e il 26 aprile 1986, il reattore numero 4 dell'impianto nucleare ucraino, vicino al confine con la Bielorussia, esplose durante un test, liberando nell'aria una quantità di radiazioni superiore a quelle delle tristemente famose bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki durante la Seconda Guerra Mondiale. Il dramma umano fu immenso, in termini di morti, feriti e persone che avrebbero sviluppato gravi malattie in futuro, ma di grande portata e commovente è stato, ed è ancora, la tragica situazione degli animali domestici abbandonati e sopravvissuti, che hanno continuato a riprodursi. Oggi, i cani vagano per le strade di città e villaggi abbandonati, disperati e sempre alla ricerca di una carezza di conforto, a rischio continuo di morte a causa della mancanza di cibo, dei rigidi inverni e dei lupi, che si aggirano nelle foreste vicine. È qui che entra in gioco Lucas Hixson, ex fisico esperto di radiazioni che ha sacrificato la propria carriera per prendersi cura dei cani di questa area spettrale. Ogni giorno percorre il perimetro della centrale nucleare abbandonata e le città circostanti per nutrire i cani coordina le squadre di veterinari per vaccinazione e sterilizzazione e organizzare l'assistenza sanitaria per animali malati e feriti. A chi lo critica per la sua scelta Lucas sorridendo risponde: «Tutti meritano cibo e riparo e questo include anche i cani di Cernobyl. E io sono un amante dei cani». Lucas ricorda che il primo cane cui ha portato del cibo è stato Barium, una femmina meticcia dolcissima che vive all'ombra del reattore N°4, quello che è esploso il 26 aprile 1986. Un collega di Lucas, che lo sta aiutando nella sua missione, dice che quella cagnetta, nata nella primavera del 2016, è sicuramente la sua preferita. Un altro adorabile bastardino che gli ha toccato il cuore è Baloo un cucciolo di tre mesi la cui madre è stata mangiata dai lupi.

Spesso se lo porta sul furgone, quando visita le 15 stazioni di alimentazione dove ormai i cani hanno imparato che troveranno cibo per loro. OG

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