Quegli sms a raffica alla senatrice Bianchi che passa dall’Udc al Pdl e «ingelosisce» Pierferdy

Dorina alla riscossa. Bella è bella, brava è brava: il Popolo della libertà ha fatto proprio un bell’acquisto. Dorina Bianchi, pisana di nascita e calabrese d’adozione, è la fresca senatrice di passaggio – dopo un lungo valzer tra centrodestra e centrosinistra, passando anche per Margherita e Partito democratico – dall’Udc al Pdl. Ieri il suo telefonino squillava in continuazione. Tanti i messaggi di benvenuto, ma anche qualche cattiveria. E il premier Berlusconi? «L’ho sentito - rivela -, mi ha fatto gli auguri, faremo presto un brindisi al Senato».
Molti gli sms arrivati al numero dell’affascinante senatrice: «Finalmente», «Ce l’hai fatta!». Dorina oggi vive a Roma ma considera la Calabria «la sua terra», visto che lì fu eletta la prima volta con il centrodestra nel 2001, ai tempi del Ccd di Casini alleato di Forza Italia. A proposito di Pierferdy: «No, lui non si è fatto sentire...».
Proprio così.

Sembra passato un secolo da quando il leader dell’Udc le inviò un messaggino con scritto: «Va’ dove ti porta il cuore», dopo la decisione della Bianchi di candidarsi a sindaco di Crotone sostenuta sia dai centristi sia dal Pdl. Era solo un mese fa. Ma come, caro Casini, ci avrà mica ripensato? FBos

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