da Roma
I risultati della verifica sui conti pubblici, prodotti dalla «commissione Faini», giungeranno domattina nelle mani di Tommaso Padoa-Schioppa. Probabilmente, tuttavia, la commissione mista (Tesoro, Bankitalia, Istat, Isae) non giungerà a una conclusione univoca. Le stime del deficit 2006 potrebbero essere due: la prima - che riguarda il deficit tendenziale a legislazione vigente, lunico che interessi veramente allEuropa - dovrebbe essere pari a poco più del 4%: la seconda previsione, che ingloba le necessità finanziarie di Anas e Ferrovie, dovrebbe aggirarsi sul 4,4%.
Che lextra deficit sia superiore al 3,8% del pil stimato da Tremonti, ma non troppo, lo confermano fonti governative allagenzia Reuters: si parla di un 4,1% (al Giornale risulta leggermente inferiore). Sarebbero stati però identificati alcuni rischi che potrebbero spingere il disavanzo un po più in alto, come la spesa sanitaria. Allo stesso tempo, la crescita economica maggiore del previsto (1,5%, secondo Bankitalia, invece dell1,3%) farebbe abbassare il rapporto deficit-pil.
La stima del disavanzo 2006 ha provocato, nel corso dellultima settimana, tensioni non lievi fra i componenti della commissione guidata dalleconomista Riccardo Faini. Tanto che le conclusioni della verifica, previste per sabato scorso, sono slittate dun paio di giorni. Il problema è semplice: qual è il dato vero? Quello a legislazione vigente, dicono alcuni componenti della commissione. No, quello che ingloba le necessità finanziarie di Anas e Fs per le opere in corso (nasce da qui lallarme cantieri), dicono altri. Se non si troverà una mediazione, lunica possibilità è quella di mettere nero su bianco due numeri, anziché uno: poi, ognuno userà quello che vuole. Alcuni giornali (si segnalano, in particolare, Repubblica e la Stampa) si sono appropriati del dato comprendente Fs e Anas: anche perché un deficit al 4,4-4,5% fa «buco», uno al 4% no.
Ma questa soluzione non aiuta certo lopinione pubblica a comprendere il vero stato della finanza pubblica. «Conoscere per deliberare», era stato detto allinsediamento della commissione Faini.
A sinistra, a quanto pare, cè grande voglia di «buco», tanta da stravolgere le regole contabili nazionali ed europee. Ma Bruxelles - vedi le parole del commissario Almunia - replica: per sistemare i conti italiani basta applicare la finanziaria di Tremonti. Tutto qui.
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