da Milano
Ieri il titolo Telecom si è svegliato dal torpore. Ha fatto segnare un incremento superiore al 3%, con l1,7% del capitale in movimento. Il mercato sembra ogni giorno aspettarsi unoperazione straordinaria. Il recupero delle quotazioni, inchiodate dal momento della fusione Telecom-Tim, può essere semplicemente letto come una riscoperta della società guidata da Marco Tronchetti. Nelle ultime settimane cè stata unintensa attività di incontri con gli investitori istituzionali: i primi numeri sulle sinergie tra rete mobile e fissa potrebbero scaldare gli animi. Se così fosse landamento del titolo nei prossimi giorni non dovrebbe subire molti scossoni, ma continuare nella sua strada ben tracciata dei titoli tlc europei.
È inutile nascondere che il mercato specula anche su elementi non ordinari. La miccia è stata accesa dalle difficoltà del finanziere Emilio Gnutti. Egli controlla poco meno del 6% di Telecom (via Olimpia e Holinvest). Gli accordi, inderogabili, sono però che i soci di Olimpia possano comprare la quota di Gnutti a maggio, quando si potrà sciogliere lalleanza. Il costo per Pirelli, i Benetton, Unicredito e Intesa (i quattro soci di Olimpia) sarà vicino ai 600 milioni (il calcolo è complesso e prevede tra le altre componenti anche un premio di 200 milioni). Da lì a pochi mesi però anche le banche hanno la possibilità di uscire: si tratta in questo caso di un ulteriore esborso di un miliardo. Ci si domanda a questo punto quanto i Benetton vogliano seguire Tronchetti. Che nel frattempo ha però portato fieno in cascina: un prestito, non ancora utilizzato, da un miliardo e i proventi delle cessioni di Pirelli Cavi.
Insomma Tronchetti da tempo sa che il controllo di Telecom (che oggi passa per il 18% in Olimpia e poco meno del 4% direttamente in mano a Pirelli) deve essere «manutenuto». E qui arriviamo alle speculazioni di queste ultime ore.
Quei rumor che agitano le quotazioni Telecom
Le difficoltà di Hopa accendono le speculazioni. Riscoperta di un titolo che ha corso poco negli ultimi tempi
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