Come vecchio portuale venuto dalla gavetta, mi viene spontaneo rispondere alle opinioni del catastrofista Giuliano Fubiani in riguardo agli assordanti lavori del porto di Prà Palmaro Voltri. Io abito antistante il porto a Prà eppure ci siamo abituati al rumore e posso dire che il lavoro dei portuali non è così assordante come lo descrive il signor Giuliani. A proposito di rumore io stesso con il fonometro misurai il limite massimo seduto sulla semovente mentre sollevavo 20 tonnellate di un container di 26 piedi la lancetta del fonometro arrivò a quasi 100 decibel (però entro la cabina della semovente) tengo a precisare che era il 1970! Perciò le attuali semoventi sono insonorizzate così che la rumorosità per il conducente rimane più sopportabile.
Il signor Fubiani si rivolge al sindaco perché le navi non attracchino più ai moli? Egregio Fubiani non dica e non scriva bambinate!
Noi praesi pur abitando antistante il porto siamo consapevoli che rumori portuali (essendo distanti almeno un chilometro in linea daria) il signor Fubiani non riesce a sopportare la movimentazione dei container? Non dica belinate caro Fubiani! Vuole un consiglio da persona pratica? Faccia venire lAsl sul suo poggiolo e con il fonometro alla mano faccia verificare lesagerata rumorosità che le dà così fastidio, e vedrà che è molto più bassa della sua esagerazione. Ma come? Nel momento e anni di boom 1955/1970 il porto di Genova poteva avere allattracco e alle boe dalle 80 alle 100 navi! Sotto la Lanterna cera lo sbarco dei minerali e del carbone, che sulle tramogge faceva alquanto rumore... Che dire lo sbarco del frecciame, quando la benna lasciava cadere nei vagoni, camion, piazzali, ecc. ecc.? Eppure noi scaricatori sopportavamo con pazienza considerando che le navi e le merci davano da vivere e soprattutto benessere non solo a noi portuali ma soprattutto alla Grande Genova.
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