I conti segreti e i beneficiari di bonifici e trasferimenti di denaro a vario titolo da parte dello Ior, lIstituto per le opere di religione, vengono alla luce grazie alla pubblicazione del foltissimo archivio tenuto nascosto per anni e ordinato da monsignor Renato Dardozzi, un parmense, nato nel 1922 ex Cancelliere della pontificia Accademia delle scienze e, per ventanni consigliere dei cardinali che si sono succeduti alla Segreteria di Stato vaticano, da Agostino Casaroli ad Angelo Sodano.
Dardozzi, morto nel 2003, ha lasciato tra le sue volontà lordine che il suo sterminato e dettagliatissimo archivio diventasse pubblico. Il frutto di questa operazione è un libro, dal titolo «Vaticano Spa» (Chiarelettere, 15 euro) scritto dallinviato di Panorama Gianluigi Nuzzi. Nel volume viene riconosciuta lesistenza di conti segreti intestati a illustri politici come ad esempio Giulio Andreotti (nella foto) che però ha subito minimizzato con il settimanale: «Non mi ricordo di questo conto».
Eppure non ci sarebbe solo il «divo Giulio» ad avere beneficiato del denaro della Chiesa, ma anche personaggi molto più discussi e largamente compromessi come Bernardo Provenzano e Totò Riina, come si sa, boss mafiosi di ingombrante peso. Ma non è tutto. Elemosina anche per Severino Citaristi, lex cassiere della Dc, pluricondannato per Tangentopoli, che avrebbe beneficiato di un assegno da 60 milioni di lire.
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