«Sono un uomo rovinato, completamente rovinato». Questo avrebbe dichiarato Gianmario Roveraro, poco più di un mese fa, secondo una testimonianza riferita dal direttore dellagenzia Radiocor Fabio Tamburini. Unaffermazione che aumenta le analogie con unaltra morte illustre della finanza italiana, quella di Roberto Calvi, rinvenuto cadavere sotto le arcate del Blackfriars Bridge, a Londra, il 18 giugno del 1982. Anche allora, a condizionare gli ultimi affannosi giorni di uno dei protagonisti della finanza italiana fu la consapevolezza sempre più incombente della rovina economica. Accanto alle analogie anche le differenze: se per Roveraro i colpevoli sembrano già individuati, le discussioni sulla morte di Calvi continuano. Nel 2005 la City o London ha chiuso linchiesta: «Il banchiere fu strangolato da due o più persone con una corda e impiccato a unimpalcatura». In Italia liter processuale non si è ancora concluso.
Sul banco degli imputati cinque persone, tra esse, lex cassiere della mafia Pippo Calò e il boss della Magliana Ernesto Diotallevi. Lomicidio sarebbe legato al denaro riciclato da un sempre più disperato Calvi. Ma i dubbi, soprattutto, su un secondo livello di complicità, rimangono.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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