Cultura e Spettacoli

Quel Grillo catastrofista che evita le domande

Quel Grillo catastrofista che evita le domande

In collegamento dalla sua «casa bianca» è andato in onda domenica, su Sky Tg24 ospite de L'Intervista di Maria Latella, Beppe Grillo. Ormai sembra la caricatura di Michael Douglas, ma questo potrebbe anche essere un bene. Ormai ha i capelli grigi, ma questo potrebbe anche non essere un male. Ormai è l’unico ad avere materia grigia, ma questa è un’opinione solo sua. Grillo, che tanto vorrebbe un mondo migliore, una terra più sana e pace e amore per gli uomini di buona volontà, in realtà rende superflua qualsiasi domanda, vano qualsiasi pensiero.

Figurarsi gli intenti, figurarsi le azioni. Grillo e la sua polo nera da golfista a riposo hanno decretato che «questo Paese non c’è già più» calpestato com’è da tutti noi che dormiamo come cadaveri e da criminali a norma di legge. Grillo ha già detto tutto, visto tutto, denunciato tutto. Una iattura per la Latella che cercava di intervistarlo. Il comico ha iniziato il collegamento ridendo, l’ha chiuso allo stesso modo. In mezzo, uno sfoggio di fastidio per le domande, tutte le domande, e perfino per le risposte, tutte le risposte. Non c’è nulla di cui valga più la pena parlare perché lui ha già profetizzato tutto sul suo blog (cinque anni di vita, trecento milioni di contatti) almeno tre anni fa. Intanto però, non ha taciuto.

Stampa: «Gli opinionisti sono giornalisti del giorno dopo». Ministri: «Il ministro “Tremorti” va in Cina e vende un pezzo del nostro debito. Ma non capisco in cambio di cosa. Di pezzi di sovranità popolare? “Tremorti” non sta vendendo titoli di Stato, ma terra, acqua, licenze di esportazioni di qualsiasi cosa, senza che i cittadini sappiano». Pil: «Il nostro Pil è composto da corruzione e debito. I 200 miliardi arrivano dalla corruzione, i 130 miliardi dalla n’drangheta, la mafia, la camorra. Più altri 200 miliardi di evasione. Sommando si arriva a mezzo milione di miliardi che questo Paese investe alimentando la corruzione». Senatori: «Alcuni di quelli eletti all’estero sembrano i “Sopranos”, impossibile fare satira su di loro, basta l’iperrealismo». Smog: «Accorgersi dello smog sotto le elezioni è veramente una presa in giro». Quindi? Tutti fermi, tanto è inutile.

Tolta la sua gente a «cinque stelle» e i cugini del «popolo viola» dentro il quale ci stanno tutti i colori «ex Ds, Verdi, Italia dei Valori», non c’è nessuno che si salvi. Manco la «signora Latella, ma mi faccia finire».

Quanto mai l’ha fatto iniziare.

Commenti