Quel mistero sulle scorte di petrolio

da Londra

In questi giorni i ministri finanziari degli otto Paesi più industrializzati cercheranno risposte al perché di una bassa produzione mondiale di petrolio nonostante i prezzi attuali e attesi siano su livelli molto alti, riferisce una fonte del G8. «Si constata - recita una nota- che il prezzo del greggio resta alto e l'industria reagisce con meno investimenti di quanti si potrebbe aspettare. I mercati danno il segnale che il petrolio resta scarso. L'industria dovrebbe rispondere con un aumento degli investimenti e i ministri si domandano perché questo non succeda». C'è concordia sulla necessità di trasparenza sui mercati e di maggiori informazioni. I dati sulle scorte e le riserve sono fondamentali per far aumentare la capacità di produzione di lungo periodo. Nel comunicato finale che i ministri pubblicheranno sabato non ci sarà alcun messaggio all'Opec, ha spiegato la fonte, perché «è un discorso più di struttura».

«Le industrie petrolifere continuano a pensare che gli investimenti siano convenienti solo se il prezzo del greggio è a 25 (dollari per barile) mentre è a 45. E' molto strano anche l'aumento dello spread tra il light e le altre qualità di greggio».

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