Quel mondo ideale dentro noi stessi

Se qualcuno condivide i nostri valori allora nascerà un’amicizia o il vero amore

Quel mondo ideale dentro noi stessi

Nell’ultimo film di Woody Allen Midnight in Paris il protagonista è uno sceneggia­tore di Hollywood che si trova a Parigi con la promessa sposa e i suoceri. È stanco del suo la­voro, ben pagato ma banale, e vorrebbe scrive­re un vero romanzo letterario. E mentre la mo­glie passa da un monumento, una mostra, una festa all’altra,lui va in giro di sera per la cit­tà e a mezzanotte ( la mezzanotte magica delle favole) incontra le automobili degli artisti che vivevano a Parigi negli anni Venti. La prima è Zelda, la Zelda di Fitzgerald, poi Cole Porter, poi Picasso che ha appena dipinto il nudo di­storto della sua amante, Adriana, una donna dolcissima di cui lui si innamora. Così, sera do­po sera, al fatale rintocco egli entra nel gruppo incantato dei più grandi artisti dell’epoca,Ma­gritte, Salvador Dalì, Luis Bunuel, fa leggere il suo libro a Gertrude Stein che lo incoraggia a proseguire e, quando la sua promessa sposa tornerà negli Usa, lui non la seguirà, resterà nella Parigi del passato accanto a una delizio­s­a ragazza del mercato delle pulci perché que­sto è il suo vero mondo.

Tutti coloro che sentono di avere un compi­to, cercano sempre nel passato delle figure ideali, dei modelli a cui ispirarsi. Intere gene­razioni lo hanno trovato nell’Atene di Aristote­le e Platone, altri nella Roma dei Cesari, altri nell’Italia del Rinascimento,altri nei protago­nisti della rivoluzione francese, o nei padri fondatori della Repubblica americana. Ugo Foscolo ne I sepolcri ricorda i grandi spiriti che costituiscono la patria ideale fondamen­to del Risorgimento. Thomas Carlyle ci invita a trovare ispirazione e forza negli «eroi» del passato.

Ciascuno di noi vive in due mondi. Uno è quello concreto, quotidiano e l’altro quello ideale. Il mondo ideale lo costruiamo noi stes­si nel corso della nostra vita, raccogliendo tut­te le esperienze che hanno lasciato la loro im­pronta positiva, le persone che abbiano am­mirato, i maestri, gli amici, gli amori, i libri, i film, e anche i gesti e le emozioni cariche di va­lore. Siamo noi che li scegliamo, che li ricor­diamo, che con essi costruiamo la patria idea­le celata al centro del nostro animo.

Quando incontriamo persone che condividono anche in parte questo nostro mondo di valori provia­mo una istintiva simpatia, un intenso senso di amicizia e di fiducia. E quando la corrispon­denza è ancora più profonda può nascere un’amicizia o un grande amore che dura.

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