Quella norma Ue che l’Italia ignora

Dire che la violenta aggressione a Giovanna Reggiani si sarebbe potuta evitare è probabilmente troppo. Ma che il governo se la sia presa comoda nell’affrontare la questione rom è un dato, come del resto in queste ore tradisce la rabbia del sindaco di Roma Walter Veltroni. Agosto scorso. Quattro bimbi rom perdono la vita in un rogo, sempre nella Capitale. La politica cerca soluzioni, ed è allora che emerge la verità: la legge c’è, ma l’Italia non la applica. È la direttiva Ue per cui tutti i cittadini europei, quindi anche i rom, possono soggiornare su tutto il territorio europeo, ma non devono costituire un pericolo per la sicurezza nazionale, e devono dimostrare di avere mezzi di sussistenza, o potranno essere riaccompagnati nel loro Paese. È Franco Frattini, vicepresidente della Commissione europea, a segnalarlo dalle colonne del Giornale. Dice di averne già parlato con il ministro dell’Interno Amato, «auspico che vada in questa direzione».

Ieri fonti della Commissione tornano sUl problema, e in serata il Viminale precisa: «La direttiva è stata recepita e ripetutamente utilizzata». Nicolae Romulus Mailat viveva in una baraccopoli. Forse l’Italia avrebbe potuto allontanarlo prima che nuocesse. Senza aspettare l’urgente quanto tardivo decreto Amato.

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