Quella notte? Troppo «fuori» per ricordare sono stata tutto il giorno dal mio ragazzo

Amanda Knox si era trasferita a Perugia dagli Usa per frequentare dei corsi di lingua italiana all’Università per Stranieri. Quando si trasferisce a Perugia prende in affitto una camera a pochi passi dall’Ateneo dove frequenta le lezioni. Divide l’abitazione con Meredith Kercher, studentessa inglese, e due ragazze marchigiane. Dopo due settimane a Perugia incontra Raffaele Sollecito, 24 anni pugliese. Inizia una storia d’amore, di sesso e di eccessi. La notte dell’omicidio di Meredith, non ricorda bene cosa ha fatto con il suo ragazzo. Dirà di aver fumato spinelli fino allo stordimento al termine di una giornata all’insegna del sesso. Il 6 novembre la Procura opta per il fermo di Amanda con tanto di interrogatorio fiume. Qui commette il più grave passo falso. Accusa Patrick Lumumba, il proprietario di un locale notturno, di aver ucciso Meredith perchè dopo essersene invaghito sarebbe stato respinto.

Amanda però involontariamente ha affermato di essere stata presente all’omicidio contrariamente al suo alibi: di aver passato tutta la giornata a casa di Sollecito. Da quel giorno Amanda non commetterà più passi falsi. Conferma la sua innocenza e il suo alibi.

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