Mentre il novantesimo Giro ciclistico dItalia partiva da Caprera per onorare nel bicentenario della nascita la memoria di Giuseppe Garibaldi, leroe più popolare del nostro Risorgimento che scelse appunto Caprera per ritirarvisi, in Sardegna si è consumato nella scorsa settimana un grave strappo a livello politico allunità nazionale. In particolare, sono state approvate dalla maggioranza di sinistra in Consiglio regionale le cervellotiche norme finanziarie che rendono decine, forse centinaia di migliaia di italiani ospiti indesiderati dellisola, colpevoli solo di averla scelta per le vacanze e di avervi investito i loro risparmi acquistandovi una casa.
Costoro, solo perché costretti dal lavoro o da altre ragioni a non risiedervi stabilmente, con tanto di iscrizione allanagrafe, dovranno versare ogni anno una tassa chiamata comunemente «di lusso», anche per un semplice monolocale. Mi è capitato lanno scorso di sentirla motivare dal governatore Renato Soru, al primo tentativo di istituirla, pressappoco così: ci rifaremo in questo modo anche degli affitti che i proprietari percepiscono in nero. Lallora presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, che gli sedeva accanto in uno studio televisivo, strabuzzò giustamente gli occhi. E tentò inutilmente di spiegargli che la lotta allevasione non si conduce inventandosi una tassa anche a carico di chi non evade ed è in grado di dimostrarlo.
Impossibilitato ad applicarla immediatamente per mancanza degli strumenti appositi di accertamento e riscossione, e incurante dei ricorsi nel frattempo pervenuti alla Corte Costituzionale e allUnione europea, il governatore è tornato ora alla carica. Ha istituito unapposita Agenzia regionale, che probabilmente costerà alla Sardegna molto più di quanto riuscirà ad incassare, e ha preteso di riscuotere fra giugno e novembre, bontà sua in due rate, la tassa per il 2006 e quella per il 2007.
Chi, facendosi i conti, volesse vendere lappartamento incautamente acquistato e comperarsene uno in altra, più ospitale regione, dovrebbe subire un ulteriore balzello. È stata infatti istituita a livello regionale anche una tassa del 20 per cento sulla differenza di valore fra il prezzo dacquisto e di vendita, analoga a quella abolita a livello nazionale per incompatibilità con le norme europee. Per sottrarvisi non cè che tenersi la casa e la relativa tassa ogni anno, magari aprendo con la regione un lungo contenzioso al quale si stanno attrezzando numerose associazioni.
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